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A cura di Gianluca Anoè

Ultime novità dal mondo dell'editoria: nuove uscite, recensioni, fiere, incontri con l'autore. Dai romanzi alle graphic novel, racconti per immagini e parole

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Letture per la quarantena #5: Dalia Nera di James Ellroy, primo capolavoro dello scrittore "maledetto"

Primo capitolo della tetralogia di Los Angeles, il ciclo di romanzi noir di uno dei più grandi maestri del genere. Una scrittura diretta e potente, capace di stendere e sorprendere

Cambiamo genere. Dopo avervi consigliato romanzi sociali, saghe familiari, graphic novel, il quinto consiglio di lettura per la quarantena si sposta sul versante noir. Andiamo in là con gli anni: è il 1987 quando viene pubblicato il primo capitolo della tetralogia di Los Angeles di James Ellroy, Dalia Nera. Nel 2006 è stato edito in Italia da Mondadori; nello stesso anno esce al cinema The Black Dahlia, trasposizione cinematografica di Brian De Palma.

Dalia Nera di James Ellroy

Lee Blanchard e Dwight Bleichert sono due agenti della polizia di Los Angeles. Entrambi ex pugili, indagano prima in coppia, e poi separatamente, sull’omicidio di Elizabeth Short, conosciuta come Dalia Nera per la sua tendenza a vestire sempre di nero. Il caso, di difficile soluzione, viene archiviato dopo mesi di indagini insoddisfacenti. Lee e Dwight, assorbiti totalmente dalla faccenda, decidono di dare anima e corpo per risolvere il caso.

L'incipit

Non l'ho mai conosciuta da viva. Lei, per me, esiste solo attraverso gli altri, nell'evidenza delle loro reazioni alla sua morte. Scavando a ritroso e attenendomi ai fatti posso dire che era una ragazza triste e una puttana. Nella migliore delle ipotesi era una fallita, un'etichetta che, del resto, potrei applicare a me stesso. L'avrei consegnata volentieri a una fine anonima, poche righe su un rapporto della Omicidi, una copia carbone per l'ufficio del magistrato, i formulari per la fossa comune. Ma lei non avrebbe approvato questa conclusione: avrebbe preferito rendere manifesta la sua storia in tutta la sua brutalità. Le devo molto e poiché io solo conosco i fatti per intero, tocca a me mettere per iscritto queste righe.

Ellroy, che nel corso degli anni si è guadagnato l'appellativo di scrittore "maledetto", nel primo dei suoi quattro romanzi ambientati in California struttura una trama densa di avvenimenti, collegati l’uno all’altro in modo inaspettato e insospettabile; la sua capacità di far quadrare i conti con una fitta rete di rimandi è sorprendente, ed è in grado di illudere e disilludere il proprio lettore. I colpi di scena sono il suo marchio di fabbrica.

Personaggi a tutto tondo

Ci tengo a fare una menzione speciale per la capacità di Ellroy di delineare le personalità dei propri personaggi. Come pochi altri riesce a evidenziare le difficoltà, le angosce e i ripensamenti dei suoi protagonisti. Li delinea a tutto tondo, permette al lettore di capire il loro modo di pensare, di agire di rapportarsi con gli altri. La stessa Dalia Nera, oggetto delle indagini, è messa a tal punto in rilievo nella narrazione, che pare resuscitare per mostrarsi in tutta la sua bellezza.

Ellroy è lo scrittore neo noir e thriller per eccellenza, l'ideale per approcciarsi a questo genere di romanzo. È capace di appassionare il lettore alle proprie trame e ai propri intrecci con una scrittura piana e diretta. L'ideale per immergersi nelle pagine del libro e non scollarsene fino alla fine della narrazione.

Giudizi (da 📖 a 📖📖📖📖📖)

  • TRAMA 📖📖📖📖📖
  • STILE 📖📖📖📖
  • COINVOLGIMENTO 📖📖📖📖📖

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