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A cura di Gianluca Anoè

"Di là dal fiume e tra gli alberi"...a Caorle by Ernest Hemingway

«Che cosa vorresti sapere, Figlia?» le chiese.

«Tutto quanto».

«Va bene» disse il colonnello. «Incominciamo.»

Tratto dal romanzo "Di là dal fiume e tra gli alberi"

La laguna di Venezia, con le sue cittadine di provincia e le località balneari ha fatto spesso e volentieri da sfondo a romanzi, film e produzioni artistiche e letterarie di ogni sorta. Al di là della magica Venezia, infatti, Caorle, ad esempio, con la sua graziosa fisionomia e la sua storia caratteristica di pescatori, è entrata nel cuore di numerosi artisti, divenendo perfetta scenografia.

Tra di loro ricordiamo in particolare lo scrittore americano Ernest Hemingway. Hemingway negli anni Quaranta del Novecento soggiornò per un periodo in Veneto e durante una battuta di caccia nel territorio veneziano incontrò Adriana Ivancich. La ragazza, notevolmente più giovane di lui, entrò però subito nel suo cuore. Così tra un impegno e l'altro, tra un romanzo e un appuntamento con la famiglia, Ernest corteggiò la poco più che adolescente Adriana instaurando con lei una relazione, fisica ma soprattutto cartacea, che durò diversi mesi.

La storia fu per lui ovviamente occasione di nuova giovinezza e quel sentimento che scoppiò nel suo cuore divenne sempre più forte tanto da dover trovare sfogo in quello che Hemingway sapeva e amava di più fare (che però per dieci lunghi anni aveva smesso): scrivere. Fu così che in quel periodo, siamo a cavallo degli anni Cinquanta, lo scrittore prese a comporre il suo romanzo ambientato nella provincia veneziana: "Di là dal fiume e tra gli alberi". Storia avventurosa d'amore e morte, di serenità e di ricordi struggenti e dolorosi.

«Quattro barche risalivano il canale principale verso la grande laguna a nord... Era tutto ghiacciato, gelato di fresco durante il freddo improvviso della notte senza vento»

Tratto dal romanzo "Di là dal fiume e tra gli alberi"

Il mare, la sabbia, la vegetazione palustre, i canneti, il clima, gli animali e i casoni: tutto ciò che appartiene al quadro lagunare diventa, quindi, lo sfondo ideale della storia d'amore che riempie le pagine della vita di Hemingway e, contemporaneamente, probabilmente senza nessuna difficoltà, le pagine dell'opera. Il protagonista è il colonnello Richard Cantwell, di stanza a Trieste con l'esercito statunitense. A Venezia incontra la giovane Renata, 19enne nobildonna veneziana, con la quale nasce subito una forte amicizia. L'amicizia, presto, diventa amore. E il loro rapporto, seppur diviso da una differenza di età notevole, si farà tenace. Forte dei ricordi di lui, della sua esperienza, della sua vita che vanno a riempire l'animo e la fantasia della giovane, straordinariamente radicata nel presente. Al colonnello tenace e scorbutico spesso fa da contraltare l'uomo tenero e sincero in un mix che trascina il lettore nel profondo del suo essere e nelle profondità del romanzo. La storia di Ernest, dunque, diventa in qualche modo la storia di Richard. Una storia che ha un solo finale possibile, forse. La poesia, il simbolismo, i toni a tratti cupi rievocano ad ogni modo passo passo la laguna e disegnano la narrazione portando la vicenda al suo naturale e ineluttabile fine. Laddove resta tutto amore, laddove resta tutto ricordo, anche quello rievocato e vissuto dai due personaggi e nelle emozioni dello scrittore. Caorle, i suoi casoni, Venezia e la sua laguna diventano per lo scrittore/protagonista memoria, presente e futuro dentro quell'opera che, seppur non senza difficoltà, e a causa della love story scandalo solo qualche anno dopo in Italia, rilanciò il romanziere Ernest Hemingway. 

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"Di là dal fiume e tra gli alberi"...a Caorle by Ernest Hemingway

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