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Giovedì, 28 Marzo 2024
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A cura di Gianluca Anoè

I 5 ponti più conosciuti di Venezia: origine, storia e i fatti più curiosi

Sono più di 400 i ponti di Venezia, un'esigenza "strutturale" per potersi muovere da una sestriere all'altro, attraversando gli oltre 150 canali della città. Venezia è la città più imitata nel mondo, sono infatti numerosissimi gli scorci ripresi nelle architetture di diverse città, con lo scopo di ricrearne l'atmosfera, e anche i ponti sono stati "copiati". Un esempio? A Bamberga, in Germania, è stato ricreato il borgo Klein Venedig, con il Markusbrüke, il ponte di San Marco ad attraversare il fiume Regnitz, navigabile in gondola. Ma di imitazioni ce ne sono moltissime, da Las Vegas a Dubai, passando per la Cina. Venezia è quindi apprezzata nel mondo, e non poco, ma quali sono i ponti più conosciuti?

Ponte di Rialto

È probabilmente il più noto nel mondo, il più antico dei quattro ponti ad attraversare il Canal Grande. In principio, stando alla tradizione, si trattava di un ponte da barche, realizzato con pali in legno. e si chiamava ponte della Moneta, poiché l’antica zecca era posizionata alla sua estremità orientale. Nei secoli, con l’aumentare dell’importanza del mercato, fu sostituito da un ponte strutturale in legno, assumendo il nome odierno. L’attuale ponte ad arcata unica fu realizzato da Andrea Da Ponte, in pietra, e fu subito giudicato avveniristico e fragile: in molti pensarono sarebbe presto crollato, ma dopo oltre 400 anni resiste ancora, quale simbolo della città.

Ponte degli Scalzi

Di origine asburgica, fu progettato e costruito in ghisa nel 1858 sotto la dominazione asburgica dall'ingegnere inglese Alfred Neville, per consentire l'accesso alla stazione dei treni. Proprio per la sua vicinanza con la stazione ferroviaria di Santa Lucia è conosciuto anche come "il ponte della stazione" o il "ponte della ferrovia". Solo in epoca fascista, tra il 1932 e il 1934, fu ricostruito con una struttura a singola arcata in pietra d'Istria, per consentire il passaggio delle navi, dall'ingegnere Eugenio Miozzi. Ma perché "degli scalzi"? Perché si affaccia sulla chiesa di Santa Maria di Nazareth, in cui la messa, per molti secoli, fu officiata dall'ordine dei carmelitani scalzi.

Ponte dei Pugni

Un ponte caratterizzato da una tradizione curiosa, quella da cui prende il nome: fino a qualche centinaio di anni fa, infatti, nella sua sommità aveva luogo la cosiddetta guerra dei pugni. Due fazioni avverse, i castellani di San Pietro e i nicolotti di San Nicolò dei Mendicoli, si sfidavano a suon di pugni da settembre a Natale; scopo degli scontri era quello di gettare gli avversari nel canale sottostante: la fazione che manteneva i suoi uomini “asciutti” vinceva la sfida.

Ponte della Costituzione

Meglio noto come ponte di Calatrava, dall’ingegnere che l’ha progettato, è stato inaugurato nel 2007, diventando il quarto ponte di Venezia ad attraversare il Canal Grande. Criticato per la sua conformazione e la scomodità nella percorrenza, con gradini bassi e molto larghi, fu accolto con grande entusiasmo in tutto il mondo, definito come una struttura che mutava l’idea stessa di ponte, in grado di non fare a pugni con il magico scenario della laguna.

Ponte dei Sospiri

Un ponte storico, affascinante, costruito in pietra d’Istria, in stile barocco. Il ponte, agli albori, veniva utilizzato come passaggio per condurre i reclusi dalle Prigioni Nuove agli uffici degli inquisitori di stato per essere giudicati. È il ponte più fotografato dai turisti di mezzo mondo, e per riuscire ad immortalarlo è necessario mischiarsi in una vera e propria ressa infernale. Il motivo? È visibile solo da due punti della città, il ponte della Canonica e il ponte della Paglia. Moltissime sono, nel mondo, le imitazioni: a Cambridge e a Oxford ci sono due strutture denominate “Ponte dei Sospiri”, a Lima sorge il “Puente de los Suspiros”, e anche New York ne ha una versione modernizzata. Un ponte apprezzato e “taroccato”.

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