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Giovedì, 28 Marzo 2024
ViviVenezia

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A cura di Gianluca Anoè

Il delitto di Elena e il fantasma di Fosco Loredan

Amore e gelosia, mistero e colpa. C'è una storia a Venezia, da far impallidire Dario Argento. La vicenda ha come protagonista Fosco Loredan, uomo noto della famiglia dei Loredan, sposato con la bella Elena, nipote del doge Marino Grimani.

Elena era più giovane di lui e, come prevedibile, attirava le attenzioni di altri corteggiatori. Questo mandava su tutte le furie il marito che la spiava e non perdeva occasione di rimproverarla. Un giorno, convinto che la donna lo avesse tradito, e accecato dal sentimento, si recò in campiello del Remèr per cercarla con nel cuore la promessa di fargliela pagare.

Una volta raggiunta scoppiò con lei una lite: il Doge, che nel frattempo lo aveva seguito, accortosi che la situazione stava precipitando, tentò di proteggerla. La furia cieca di Fosco, però, fu incontenibile. Spada in mano, con un gesto repentino, mozzò la testa alla donna di fronte agli occhi attoniti dello zio che con la sua autorità, a quel punto, condannò l'uomo a recarsi a Roma per chiedere la grazia del Papa portando in braccio il corpo della donna e stringendone in mano la testa. Il Papa, conosciuta la storia, rifiutò categoricamente di incontrarlo e di concedergli il perdono e l'uomo per disperazione, tornato a Venezia, davanti al campiello del Remèr si gettò nel Canal Grande.

Da quel giorno ogni anniversario dell’uccisione di Elena, il fantasma di Fosco Loredan riappare, stringendo in mano il capo della moglie e vagando per la calle alla ricerca della pace, quella pace che perse in un attimo di cieca gelosia.

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