rotate-mobile
ViviVenezia

ViviVenezia

A cura di Gianluca Anoè

Cannaregio

La curiosa leggenda del Sior Rioba che perse il suo naso di pietra

Campo dei Mori. Avete presente le 4 statute di pietra incastonate nel muro di Palazzo Mastelli? Bene, sono le protagoniste di una curiosa e misteriosa leggenda.

Vuole la tradizione, tramandata di padre in figlio, o se preferite di nonno in nipote, che 3 fratelli fuggirono in compagnia del loro servitore dalla loro patria natale, la Grecia, per rifugiarsi a Venezia. Si chiamavano Rioba, Sandi e Afani. Del servitore non è giunto il nome.

I fratelli erano mercanti di stoffe pregiate, ma erano sempre pronti a truffare i propri clienti, vendendo merce di scarsa qualità a prezzi molto elevati, assicurando comunque la bontà del prodotto. Indispettita dal loro comportamento, fu Santa Maria Maddalena a volerli punire, presentandosi nel loro negozio come una cliente, per acquistare della stoffa di qualità. I tre le proposero subito un tessuto di qualità comune, tessendone le lodi e spacciandolo per il migliore della piazza.

Potrebbe interessarti: La leggenda dell'isola di Sant'Elena

"Possa il Signore trasformarci in pietra se questa non è la miglior stoffa di Venezia" - dissero i fratelli. E la santa li prese in parola. Dopo aver pronunciato quelle parole, infatti, i tre mercanti si trasformarono immediatamente in pietra. Delle statue in pietra dei fratelli, la più celebre è quella del Sior Rioba, come viene comunemente chiamato dai Veneziani, in cui un tempo si usava appendere dei biglietti coloriti e di stampo satirico indirizzati alle famiglie più nobili.

Ma nell'800 la statua del Sior Rioba perse il naso, che venne sostitutio da un naso di ferro. Da quel tempo si è soliti dire che toccare il naso di Rioba porti fortuna. Che sia vero?

Si parla di

La curiosa leggenda del Sior Rioba che perse il suo naso di pietra

VeneziaToday è in caricamento