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A cura di Gianluca Anoè

La storia del killer di Noale: uccise il figlio e si sbarazzò della moglie

Vide il padre morire per opera di un archibugio. Aveva solo 4 anni e rimase sconvolto da quella macabra esperienza. Stiamo parlando di Lucio della Torre, meglio noto come il killer di Noale.

Gli istinti omicidi si presentarono in Lucio sin da quando era molto giovane, e per cercare di indirizzarlo “sulla retta via”, la madre lo rinchiuse in un collegio gesuita a Venezia. Ma il ragazzo riuscì a fuggire molto presto, dedicandosi ai divertimenti e ai piaceri. Bello e ricco, non era frenato da nulla e nessuno.

Non ancora 20enne, il ragazzo si ritirò a Villalta, divenendo ben presto conte di Noale, e facendosi riconoscere per i suoi ricatti e le sue estorsioni. La madre pensò di dargli il più presto possibile moglie, e lo fece accasare con Eleonora Madrisio, figlia di un conte friulano. I due si sposarono nel marzo del 1712. Malefico e malvoluto dalla popolazione, si sospettò che avesse ucciso con del veleno la sua stessa madre, poco prima che sua moglie desse alla luce il suo primogenito.

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Spaventata per l’irascibilità e la violenza del marito, Eleonora decise di chiamare in casa un prete, per confidarsi e farsi consolare. Ma fu il suo errore più grave: Lucio, rientrando in casa, scoprì la moglie in compagnia del prelato e la prese come un affronto. Prese dunque un bastone, con il quale voleva colpire la donna, che però riuscì a schivare il colpo. L’arma colpì però sulla testa il figlioletto, che teneva fra le braccia, fracassandogli la testa. E per il piccolo non ci fu nulla da fare.

Dopo essere stato emarginato, ed aver richiesto accoglienza al conte Strassoldo, fratello della madre della moglie, mise incinta la figlia: l’unica soluzione che si profilava, fu quella che il giovane conte prendesse in moglie la giovane ragazza. Ma per farlo bisognava “liberarsi” di Eleonora. Ci pensarono due sicari a sbarazzarsi della donna, infliggendole tre colpi con il calcio della pistola.

Dopo le indagini delle forze dell’ordine, si risalì ai colpevoli dell’omicidio: Lucio e i suo sicari furono arrestati e condannati a morte per decapitazione.

La storia del killer di Noale: uccise il figlio e si sbarazzò della moglie

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