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Cronaca Noventa di Piave

Operato per trombosi a 106 anni, all'ospedale Guglielmo vince la sua ennesima battaglia

Coinvolte le unità operative di chirurgia generale, chirurgia vascolare e urologia dell'Ulss 10. Intervento concluso con successo per l'ultracentenario di Noventa di Piave

Di battaglie Guglielmo Furlanetto ne ha combattute tante: ha vissuto due guerre mondiali, ricorda ancora oggi quando a sette anni i soldati austriaci occuparono casa sua, e ancora più nel dettaglio la guerra combattuta in Jugoslavia durante il secondo conflitto; il ritorno a piedi da Roma a Padova, infine l’arrivo a casa con una bicicletta in prestito. L’ultima sfida, però, l’ha vinta però i giorni scorsi in ospedale, dov’è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la disostruzione un’arteria femorale che, se non curata, avrebbe potuto determinare l’amputazione della gamba sinistra.

Guglielmo, classe 1910, è residente a Noventa di Piave, e lo scorso agosto è stato costretto a rivolgersi alle cure mediche per un problema di articolazione della gamba sinistra. La causa del tutto, come evidenziato sin dalla prima diagnosi, era dovuta a una occlusione, o un trombo, nell’arteria femorale. Quindi l’ultracentenario è stato sottoposto a un intervento di chirurgia vascolare non poco complesso considerata l’età avanzata e considerato che lo stesso ha sempre avuto un ottimo stato di salute; i figli hanno dichiarato che Guglielmo sino all’età di 105 anni non aveva mai assunto farmaci, se non in casi isolati.

“L’intervento svolto in anestesia locale assistita è durato circa un’ora – spiega il dottor Giuseppe Da Giau -. Si è provveduto alla disostruzione dell’arteria da un trombo e fin da subito la gamba del paziente ha iniziato a riprendere vitalità”. L’intervento e il decorso post operatorio è altresì frutto del buon lavoro svolto da tre unità operative dell’Ulss10: chirurgia generale, chirurgia vascolare e urologia. Domenica scorsa la degenza in ospedale dell’ultracentenario è stata allietata anche dalla visita del vescovo di Concordia Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini, in occasione del Giubileo del Malato, con il quale Guglielmo si è intrattenuto, raccontandogli che una “cosa” del genere non gli era mai accaduta essendo questo il primo ricovero e intervento chirurgico della sua vita.

“Le mie congratulazioni al signor Guglielmo per la tenacia e lo spirito con cui ha affrontato l’intervento – aggiunge il direttore generale dell’Ulss10, Carlo Bramezza – . Gli auguro di non avere più bisogno delle nostre strutture e spero di rincontrarlo presto per stringergli la mano”.

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