La convivenza con il marito, dopo 23 anni di matrimonio, era ormai diventata impossibile e così, lo scorso febbraio, i due si sono separati. Ma mentre a lui, un militare della Guardia di Finanza 49enne, sono rimaste la casa e la figlia, per la moglie di 44 anni anni le cose sono precipitate. Senza un lavoro e costretta a contare solo sull'assegno di 350 euro che l'ex compagno dovrebbe versarle ogni mese su ordine del giudice, la donna da due mesi si è ritrovata costretta a dormire in auto e, come riporta il Gazzettino, tra il freddo e le difficoltà di ogni giorno è ormai esasperata.

SUL BARATRO – La difficile situazione va avanti dal 7 ottobre: durante il giorno la donna si rifugia in ospedale o a casa di qualche conoscente, dove può scaldarsi e stare lontana dalla strada. Quando cala il sole, però, l'unico posto dove può andare è la Lancia Y grigia che le ha prestato un'amica. L'auto resta parcheggiata in via Verdi, in centro città a San Donà, vicino al consultorio o nelle zone del cimitero. La 44enne spiega che da quando ha lasciato il marito ha perso ben 40 chili e che, dopo l'assegno di marzo, dal suo ex non è più arrivata una lira. Un mese fa la donna ha chiesto aiuto al Comune e, per quando il sindaco Cereser si sia dimostrato interessato e disposto ad ascoltare, i servizi sociali non le passano il minimo vitale perché lei risulta ancora in casa con il marito. La donna racconta di essere stata supportata dal su medico e dal centro Ozanam della San Vincenzo, ma ora non ce la fa più. Ha diritto a vedere la figlia mercoledì e sabato, ma in queste condizioni ogni visita è una sofferenza. La 44enne però non si arrende: negli anni è stata barista, cameriera, baby sitter e donna delle pulizie e ora è pronta a rifare tutto pur di riottenere la sua dignità.