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Cronaca Marghera

Da anni attende la casa comunale Intanto è costretto a vivere in auto

Da quando si è separato dalla moglie per lui è stata una continua ricerca per un tetto sopra la testa. Ma da Ca' Farsetti spiegano: "Poche risorse"

Da anni è costretto ad una vita da “nomade”, senza più casa e obbligato persino a rinunciare alla custodia dei figli, ma ora, dopo l'assunzione come guardia giurata, un 44enne di Marghera che da troppo tempo vive nella sua auto vede finalmente la luce in fondo al tunnel e così ha deciso di far sentire la sua voce per ottenere l'alloggio comunale che, secondo lui, ormai gli spetta di diritto. Ma, stando a quanto riporta la Nuova Venezia, c'è il rischio che l'attesa sia ancora lunga.

UNA VITA DIFFICILE – Le disavventure dell'uomo sono iniziate nel 2005, quando si è separato dalla moglie. Il 44enne perde così la sua casa in corso del Popolo, a Mestre, che resta alla donna e ai due figli (16 e 18 anni) avuti con lei. Parte quindi la continua ricerca di un tetto da mettere stabilmente sopra la testa, ma le cose raramente vanno per il verso giusto e l'uomo si ritrova a “rimbalzare” tra un appartamento in via Aleardi, una roulotte, la casa della madre, un alloggio senza riscaldamento a Catene, un magazzino e, infine, la sua automobile, che negli ultimi mesi è divenuta quindi anche la sua casa. La situazione si era fatta più difficile nel 2006, quando gli sono stati affidati i figli, ed è precipitata nel dicembre 2012 quando il più grande dei due ragazzi, arrestato a febbraio, esce dal carcere e raggiunge il 44enne, che al momento vive con l'anziana madre. La donna non ci sta e caccia di casa figlio e nipoti. Da allora l'uomo è costretto a lasciare i figli e a vivere in auto, e il ragazzo di 18 anni finisce con avere altri guai con la giustizia.

ATTESA INFINITA – Nel 2010 però il 44enne di Marghera aveva fatto richiesta per gli alloggi comunali, finendo in lista d'attesa. Dopo due anni, nel 2012, pare che la situazione si stia sbloccando e gli impiegati degli uffici delle Politiche residenziali dicono all'uomo che presto potrebbero arrivare buone notizie. Il suo, sostengono al telefono, è un caso particolare e la casa del Comune gli spetta di diritto. Ad oggi però, a fine 2013, nessuna novità è arrivata dai responsabili di Ca' Farsetti, che stando a quanto racconta il 44enne non rispondono neppure più al telefono. Dopo tre anni, e con la sua condizione, l'uomo è effettivamente ai primi posti della graduatoria e gli stessi impiegati comunali confermano di conoscere la condizione del padre separato. Le risorse però scarseggiano e, a fronte delle tantissime richieste gli uffici delle Politiche della Residenza, per il momento anche al 44enne di Marghera non resta che aspettare ancora.

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