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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Primi 500 anni del Ghetto, rafforzate misure di controllo: "Garantire sicurezza a cittadini"

È stato presentato martedì mattina il programma di festeggiamenti per l'anniversario del quartiere ebraico. Parallelamente, in Prefettura, stabilito il piano di controlli straordinari

Si è svolta martedì mattina in Prefettura a Venezia la riunione del comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, per definire, tra le altre cose, le misure di sicurezza in occasione dei festeggiamenti per il 500esimo anniversario dalla nascita del Ghetto ebraico. Prevenzione maggiore, come specificato dallo stesso prefetto Domenico Cuttaia, in virtù degli attentati di matrice islamica occorsi all'aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles. "La riunione di oggi costituiva un’ulteriore specificazione delle misure che abbiamo già programmato nei giorni scorsi - ha specificato Cuttaia - Abbiamo concentrato le nostra attenzione su una serie di attività di prevenzione a largo raggio, guidati dal criterio ispiratorio di cercare di assicurare il massimo della sicurezza mantenendo l’equilibro con la vita economica e sociale della città. Ci sarà l'attenzione massima nei confronti dei cittadini da parte di tutti gli organi preposti alla sicurezza".

DISPIEGAMENTO DI FORZE - In occasione delle celebrazioni verranno rafforzate le misure di controllo, vigilanza e prevenzione antiterrorismo, con particolare riferimento al Ghetto e all'intera area circostante, per garantire il massimo della sicurezza senza comunque pregiudicare le condizioni ordinarie della vita economica e sociale della città. In particolare, saranno attivati specifici servizi di sicurezza in occasione del concerto al Teatro La Fenice, al quale è prevista la partecipazione di persone preventivamente conosciute ed identificate al momento dell'ingresso, con la predisposizione di adeguate misure di carattere sanitario e l'impiego di personale dei Vigili del Fuoco. Sono state pianificate anche misure di tutela e scorta nei confronti delle personalità di Governo e degli esponenti del mondo ebraico, secondo le consuete procedure, le cui modalità operative saranno definite in sede di tavolo tecnico in Questura. Tutti gli eventi collaterali ai festeggiamenti che si svolgeranno nel centro storico, saranno particolarmente monitorati con appositi servizi di vigilanza.

LA PRESENTAZIONE DELL'EVENTO - Parallelamente si è tenuta una conferenza stampa nella Sala Montefiore della comunità ebraica di Venezia, sul ricchissimo programma di iniziative che la città propone, grazie al lavoro congiunto del Comitato organizzatore, delle Comunità ebraiche locale, nazionale e internazionali, dell’Amministrazione comunale e di moltissime istituzioni, anch’esse locali e internazionali. dalla Fondazione Musei Civici alla Fondazione Teatro la Fenice, dall’Università Ca’ Foscari al Venice Heritage Onlus, giusto per citarne alcune. A partecipare, in rappresentanza del Comune di Venezia, la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, l’assessore al Turismo e Decentramento, Paola Mar, e la presidente della Commissione Cultura, Giorgia Pea.

I grandi temi di riflessione che il Cinquecentenario pone sono quelli della libertà, della giustizia e della verità. Questi verranno indagati nelle forme più diverse, dal livello accademico a quello divulgativo, e in modo diffuso sul territorio grazie a tre appuntamenti principali, ma anche a numerosissimi altri, che si svolgeranno nel corso di tutto l’anno. Come ha avuto modo di specificare il presidente del Comitato, Alfredo Bianchini, gli eventi non sono stati concepiti come manifestazioni di per sé, ma come mezzi, linguaggi differenti, per trasmettere questo triplice messaggio.

"Siamo particolarmente grati - ha dichiarato Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio comunale - per il lavoro che il Comitato ha svolto, perché il programma realizzato saprà raccontare al mondo intero il contributo che la comunità ebraica veneziana ha saputo offrire nei secoli ma, al tempo stesso, lanciare questo messaggio universale di libertà, giustizia e verità. L’Amministrazione comunale si sente particolarmente vicina alla comunità ebraica veneziana, dato che la storia stessa del Ghetto costituisce una grande occasione di riflessione e conoscenza.".

Fondamentali i concetti di integrazione ed interazione reciproca. "I 500 anni del Ghetto ci danno modo di ragionare e ripensare al loro significato nel corso della storia, - ha sottolineato l'assessore al Turismo e Decentramento, Paola Mar - ma anche e soprattutto con riferimento al presente. La comunità ebraica veneziana ha scritto una parte importante della storia della Serenissima e va valorizzata per quanto ha saputo produrre su diversi piani: culturale, artistico, economico, scientifico, ma anche politico. Ha saputo interagire pur mantenendo la propria identità: questo ritengo sia un esempio fondamentale per tutti".

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