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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

A Venezia c'è un nuovo cervellone per poter contrastare i tumori

Un investimento che potrà essere sfruttato all'Angelo e al Civile. Il macchinario è fondamentale in caso di difficili cicli di radioterapie

Per curare le forme tumorali, la radioterapia utilizza fasci di radiazioni: è importante che si concentrino sul tumore in dosi elevate, ed è indispensabile nel contempo risparmiare i tessuti sani circostanti. La “strategia di attacco” al tumore è sempre diversa, e per stabilirla un ‘fisico medico’ collabora con il medico radioterapista, ed è responsabile di tutti gli aspetti fisici e tecnologici relativi al trattamento radioterapico. “Noi fisici medici – spiega il Primario dell’Ulss 12, la dottoressa Sonia Reccanello – operiamo supportati dai ‘Treatment Planning System’, in sigla TPS: si tratta di sistemi di computer e programmi che, da noi implementati ed utilizzati, permettono di simulare un trattamento radioterapico e ‘guidare’ le radiazioni là dove serve”. Per ogni caso il fisico medico costruisce, con uno studio che può durare giorni, un piano di attacco al tumore attraverso le radiazioni, che poi discute e condivide con il medico di radioterapia.

All’Angelo arriva un TPS innovativo. Poiché è questo piano d’attacco che determina il trattamento, i TPS, cioè i sistemi di pianificazione dei trattamenti radioterapici hanno un impatto sempre più incisivo: più progrediscono questi sistemi, e più è possibile ottimizzare il trattamento adattandolo alle necessità del singolo paziente, per arrivare ad un trattamento più efficace.

L’Ulss 12 Veneziana si dota in questi giorni di un TPS innovativo ed unico del suo genere: si tratta del sistema “TPS RayStation” prodotto da una società svedese. “Il nuovo ‘TPS RayStation’  –  spiega la dottoressa Reccanello – grazie anche all’ottimizzazione radiobiologica che tiene conto degli effetti della radiazione sulle cellule, ci permette di creare piani di trattamento radioterapico che hanno la massima probabilità di controllo del tumore, ma anche il minimo rischio di tossicità al tessuto sano adiacente”.

A disposizione dei due ospedali. Per la prima volta in Italia il sistema opererà installato in un “cervellone informatico” centrale, ubicato fisicamente nell’Ospedale di Mestre, ma che potrà essere utilizzato da qualsiasi computer o tablet collegato in rete sia nell’Ospedale all’Angelo di Mestre che presso l’Ospedale Civile di Venezia; i fisici medici che operano in radioterapia hanno quindi tutti a disposizione le potenti risorse di calcolo del “TSP RayStation”: per tutti i trattamenti si riducono i tempi di pianificazione e si lascia più spazio all’ottimizzazione del trattamento del singolo paziente.

La potenza di calcolo del nuovo TPS si mette al servizio dei fisici medici, velocizzando il lavoro del singolo e rendendo più elastico il lavoro dell’équipe che opera nei due Ospedali: “E nel caso di necessità di un ri-trattamento a distanza di tempo con il nuovo sistema sarà possibile – aggiunge il Primario di Fisica Sanitaria – valutare l’effetto totale dei due trattamenti come se fossero eseguiti contemporaneamente. In questo modo sarà possibile limitare al massimo gli effetti collaterali della radioterapia”. E ciò avviene – ad oggi quello adottato è l’unico TPS in grado di effettuare questa importante operazione con una soluzione integrata – anche se il piano di trattamento è stato eseguito presso altra Ulss: sarà sufficiente portare la versione informatica del trattamento eseguito.

Vantaggi per gli operatori e nuove economie. “Anche l’attività di pianificazione radioterapica nell’Ulss 12 Veneziana – spiega il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – trarrà vantaggio da nuovo TPS. Il database unico permetterà agli operatori di svolgere la propria attività indifferentemente dai due Ospedale: l’operatore a Mestre potrà infatti pianificare un trattamento per un paziente che effettuerà la radioterapia a Venezia e viceversa, con evidenti vantaggi anche per il paziente stesso, poiché le tempistiche per la preparazione saranno più contenute”.

Oltre al  miglioramento della qualità di vita dei pazienti, la prospettive è quella di un risparmio economico nel medio e lungo termine: questo tipo di tecnologia, proprio per la sua concezione, permette infatti modifiche e aggiornamenti tecnologici a costi inferiori rispetto alla quelle fin qui in uso negli ospedali.

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