C'erano diversi sindaci dell'Unione dei Comuni, c'erano assessori e rappresentanti degli enti locali, ma soprattutto c'erano decine di persone pronte "fisicamente" a dare una spinta morale a chi dopo il tornado dell'8 luglio scorso si è trovato in ginocchio. La voglia di un territorio di rialzarsi passa anche attraverso un abbraccio: è questo il senso dell'iniziativa "AbbracciAmo la Riviera", che domenica mattina verso le 9.30 ha preso il via di fronte al municipio di Dolo.

Gli organizzatori si sono presentati con cartelli e scritte sulle magliette, da "free hugs" ad "abbracci per tutti", dopodiché è scattato l'abbraccio collettivo. Ignari passanti (alcuni piuttosto spiazzati da ciò che stava accadendo davanti ai loro occhi) sono stati invitati ad abbassare le proprie barriere difensive, abbracciando chi gli stava di fronte. Naturalmente l'iniziativa ha anche l'obiettivo di raccogliere offerte per aiutare le popolazioni colpite dal tornado. Tra gli "huggers" anche diversi sindaci e assessori del territorio, tra cui Luciano Checchin di Spinea, Maria Rosa Pavanello di Mirano, Nicola Fragomeni di Santa Maria di Sala, Patrizia Andreotti di Noale. Ma la lista è ancora più lunga.

Si è trattato di una sorta di marcia solidale senza un percordo predefinito: il "virus" dopo la partenza si è allargato in ogni direzione, tra Cazzago di Pianiga, Dolo e Mira. Al termine della marcia, alle  12.30, al parco di villa Concino di Dolo, attività solidali, tra cui olodanza, musica dal vivo, mercatini, trattamenti Reiki e Shiatsu, fino alle 20. "La festa degli abbracci non è nata con l’intenzione di chiedere donazioni - avevano specificato gli organizzatori -, bensì con lo scopo di dimostrare solidarietà alle popolazioni colpite dalle devastazioni dell’8 luglio". A più riprese sono stati comunque ricordati i canali ufficiali, sempre attivi, attraverso cui fornire un aiuto economico per la ricostruzione.