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Cronaca

C'è la fumata bianca: accordo Cav - sindacati sulla contrattazione di secondo livello

L'intesa è stata siglata venerdì tra i rappresentanti dei lavoratori e la società di gestione del Passante. La presidente, Luisa Serato: "Aspetti innovati, investiamo nei dipendenti"

Dopo un periodo di frizioni, di annunci di sciopero e di tentativi di conciliazione, è arrivata finalmente la fumata bianca in Cav, la società di gestione del Passante autostradale di Mestre. Venerdì è stato trovato un accordo con le cinque sigle sindacali sulla contrattazione di secondo livello. Secondo una nota della Cav, sarà "implementato ulteriormente il welfare aziendale integrativo, saranno aumentati i buoni pasto e sarà concordato il percorso di ricollocazione e formazione dei lavoratori dell’esazione, i quali saranno progressivamente dislocati in altri settori della società". L'accordo è stato firmato dai rappresentanti di Fit-Cisl, Sla Cisal, Ugl viabilità e logistica, Filt Cgil e UilTrasporti. 

Presenti al tavolo la presidente della società, Luisa Serato, che ha condotto fin dall’inizio le trattative insieme al direttore del personale Paolo Bragato, e il direttore d'esercizio Angelo Matassi. "L'accordo conferma e potenzia i contenuti dell’intesa dello scorso 6 agosto firmata solo da Filt Cgil e UilTrasporti", continua Cav.

Sul fronte dell’esazione, settore destinato a essere progressivamente automatizzato, si è concordato che le economie derivanti dalla ricollocazione del personale consentiranno di predisporre un ritocco all’insù degli stipendi dei lavoratori coinvolti. La novità più rilevante, però, sarebbe la scelta di attuare un percorso di formazione per questi lavoratori in modo da migliorarne le competenze e incentivare le motivazioni in vista dei nuovi ruoli professionali cui si accosteranno. "Per quanto concerne il welfare integrativo aziendale - spiega Cav - si è raggiunto un accordo per aggiungere a tutti i lavoratori che hanno un fondo di previdenza complementare (in tre tranche una tantum tra 2017 e 2018) 600 euro al premio di produttività. Si è concordato di aumentare i buoni pasto di un ulteriore 0,50 euro rispetto all’aumento deciso ad agosto passando così da 6,50 a 8 euro".

Tra gli aspetti innovativi dell’accordo base di agosto spicca il premio di produttività che, per la prima volta viene articolato in base a parametri misurabili, parte da 2.200 euro. Altra particolarità è l’opzione, su base volontaria, di "dirottare" parte del premio stesso in beni e servizi. Significa che una quota decisa dal lavoratore del premio di risultato può essere destinata, ad esempio, all’acquisto di libri scolastici per i figli, alle spese mediche e anche alle rette dell’asilo, col vantaggio di non venire tassata.

«Non è una frase fatta – commenta Luisa Serato, presidente di Cav – dire che provo una grande soddisfazione per la firma dell’accordo perfezionato dopo anni di tentativi andati a vuoto. Una firma che sancisce anche la ritrovata unità delle sigle sindacali che hanno accolto il mio invito a confrontarsi. È stato un percorso impegnativo ma ne è valsa la pena. Sottolineo l’ottimo lavoro di squadra in cui azienda e parti sociali si sono, infine, ritrovati sedute dalla stessa parte del tavolo, vale a dire che per tutti la direzione è la stessa. Valorizzare i lavoratori è il miglior investimento per quest’azienda».

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