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Cronaca

Città ferma per la neve, Movimento dei consumatori si presenta in Procura

L'associazione consegna un esposto: "Maltempo annunciato da giorni, ma la Giunta s'è affidata alla solita improvvisazione". Invito ai cittadini nel segnalare le proprie disavventure sul blog

“Le qualità di una amministrazione si vedono soprattutto nelle situazioni emergenziali. Ebbene, la giunta veneziana non è stata assolutamente in grado di affrontare una nevicata di certo abbondante ma non catastrofica e soprattutto annunciata da giorni. Dobbiamo constatare che di fronte alla avversità atmosferiche, pioggia o neve che sia, la città si paralizza. Abbiamo deciso di inviare un esposto alla Procura della Repubblica ”. Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori di Venezia, attacca Ca’ Farsetti dopo i grandi disagi vissuti dalla cittadinanza lunedì, soprattutto nel pomeriggio.

“Mi chiedo se per queste emergenze il Comune abbia un vero e proprio piano o se si affidi esclusivamente all’improvvisazione – continua Miozzi –. Con la pioggia Mestre va sott’acqua, con la neve la città si ferma. E chi risarcisce i cittadini che pagano le tasse anche per vedersi protetti quando accadono eventi atmosferici di questo tipo?”. Le previsioni dei giorni scorsi “dovevano far alzare di molto il livello di guardia da parte della Giunta. Invece lunedì è stato buttato il sale alla mattina, ma già dopo due ore non c’era più nulla. E i cittadini sono stati invitati a non muoversi tramite il sito del Comune. Come se tutti fossero collegati a internet ogni istante, in attesa di comunicazioni da Ca’ Farsetti”. Il Movimento Consumatori, che questa mattina sta ricevendo decine di telefonate di persone infuriate per i disagi, invita i cittadini a denunciare la propria “disavventura” sul blog, scrivendo una mail all'associazione.

Commenti duri arrivano anche da un'altra associazione di tutela dei consumatori, Adico. "Per l’ennesima volta di fronte a un disagio annunciato si è dimostrata tutta la carenza della macchina organizzativa del Comune di Venezia, di Trenitalia e di Save, che hanno trasformato il disagio in un vero e proprio disastro - commenta il presidente Carlo Garofolini - Facendo un giro per Mestre o Venezia questa mattina non si sentivano che le lamentele indignate dei cittadini, e stessa cosa su Facebook – spiega – non ci sono giustificazioni di fronte all’odissea vissuta da centinaia di pendolari che hanno impegato anche 5 ore per tornare da Venezia a Mestre, con gli autobus completamente paralizzati, o 3 ore per percorrere i pochi chilometri in auto dall’ufficio a casa".

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