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Cronaca

"Il 2016? Si dimostra l'anno di Equitalia", boom di pesanti cartelle nel Veneziano

A dichiararlo è l'associazione Adico, che nei primi mesi del 2016 sta già trattando 36 casi, contro i 48 di tutto il 2015: "C'è chi si è trovato 45 cartelle per 500mila euro totali"

C'è chi s'è visto recapitare a casa 45 cartelle con la richiesta del pagamento di oltre 500mila euro per contributi Inps teoricamente non pagati. Chi s'è ritrovato con la richiesta di onorare multe di 13 anni fa e chi ha ricevuto la richiesta di somme notevoli per errori del Caf. Moltissime, poi, sono le persone alle quali è stato richiesto il pagamento di vecchi bolli auto. 

Il 2016, insomma, si sta rilevando l'anno di Equitalia, almeno per quanto concerne il lavoro dell'associazione Adico, che ha deciso di sintetizzare i casi più eclatanti in una nota. Nei primi cinque mesi dell'anno la realtà a difesa dei consumatori, tramite lo sportello “debiti e crediti”, ha preso in carico 36 casi “veneziani”, in pratica sette al mese, uno ogni due giorni lavorativi, contro i 48 casi seguiti in tutto il 2015. 

La vicenda più eclatante riguarda una pensionata veneziana ex titolare di una tabaccheria in centro storico alla quale l'azienda di riscossione del credito ha chiesto 518mila euro, "ma in generale tutte le somme contestate da Equitalia ai nostri iscritti sono notevoli", si sottolinea. “Forse anche per merito del nostro lavoro – commenta Carlo Garofolini, presidente dell'Adico – nel 2016 le richieste di aiuto nei confronti di Equitalia sono in costante aumento. Anche il 2015 è stato un anno molto impegnativo su questo fronte, con una media di circa quattro casi al mese seguiti dalla nostra associazione, ma ora il lavoro è decisamente aumentato”. 

L'azione di Equitalia e le contemporanee richieste d'aiuto all'Adico rivelano le grandi difficoltà che stanno vivendo le famiglie in questi anni ma anche la loro capacità di agire per farsi tutelare. “Molti crediti che Equitalia è chiamata a riscuotere in questo periodo – continua Garofolini – sono il frutto della crisi degli ultimi anni durante la quale le famiglie hanno avuto difficoltà a onorare debiti contratti in precedenza. Ma sono anche il frutto del bisogno di liquidità degli Enti locali, come dimostrano le richieste di pagamenti di bolli auto molto vecchi. E' molto importante che, di fronte a una cartella di Equitalia, la gente non prenda paura ma cerchi di capire se davvero quel debito è dovuto. Non è la prima volta che ci troviamo di fronte ad errori e che interveniamo per sistemare le cose”.

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