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Cronaca Mirano / Via Guglielmo Marconi, 11

Mirano: infarto mentre s'incatena per protesta: 74enne salvo in extremis

Malore per un agricoltore mentre realizzava la sua battaglia: Giulio Righetto da anni chiede aiuto al Consorzio di bonifica perché le sue terre finiscono allagate a ogni pioggia persistente

Dopo che per l'ennesima volta il suo campo era stato allagato dalle acque dei due canali che lo circondano Giulio Righetto, 74 anni, agricoltore di Perarolo di Vigonza, nel Padovano, ha deciso di dar vita a una sua personale forma di protesta eclatante. L'uomo si era incatenato per protesta davanti alle scale della sede miranese del consorzio Acque Risorgive, in via Marconi 11 quando, all'improvviso, è stato colpito da infarto. La sua simbolica battaglia aveva un solo scopo: difendere, cioè, la propria dignità di lavoratore, rivendicare i meritati frutti di una vita fatta di sudore e sacrifici.

Da anni egli scrive lettere al Consorzio di bonifica, lamentandosi per un problema che lo affligge e che vanifica il suo operato: le sue coltivazioni si trovano nel bel mezzo di due canali, il Tergola e il Rio Dell'Arzere, per questo, a ogni pioggia, il suo fazzoletto di terra finisce immancabilmente sott'acqua.

Martedì mattina, quando si è accorto che l'acquazzone di domenica e lunedì aveva, per l’ennesima volta, distrutto l'intero raccolto, e con esso mesi di duro lavoro, non ci ha più visto, ha preso una catena, si è recato al Consorzio e si è legato all’ingresso.

Il direttore Carlo Bendoricchio ha cercato di offrire una spiegazione alla propria impossibilità a soddisfare con rapidità la sua richiesta: l'unica soluzione sarebbe, infatti, la realizzazione di un terzo canale, un'opera per la quale è necessario un iter burocratico piuttosto lungo. Al contestatore, tuttavia, non sono bastate le giustificazioni e ha proseguito la protesta, fino a quando, minacciato di essere segnalato ai carabinieri, si è portato una mano al petto ed è scivolato a terra, colto dall’improvviso malore. Allertata un'ambulanza, Righetto è stato immediatamente condotto all’ospedale di Mirano e pare sia ora fuori pericolo.

Ha espresso il proprio dispiacere e rammarico Bendoricchio, augurando una pronta guarigione a Righetto e assicurando il proprio impegno nel trovare una soluzione a una questione che, non essendo di loro stretta competenza, richiederà un percorso del tutto straordinario.  
 

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