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Cronaca Mira

Alcol e botti, si stringono le maglie dei controlli in vista di Capodanno

Intesa tra Demanio e Comune, che non pagherà l'affitto del presidio interforze a San Marco. Criminalità a Mira: "Telecamere agli accessi"

Si avvicinano le feste natalizie, e con esse aumenta la possibilità di furti e razzie in abitazioni e negozi. Un dato che non è passato in secondo piano durante la riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di mercoledì mattina, dove i rappresentanti delle forze dell'ordine, della Provincia, dei vigili del fuoco, del 118, dell'Anas e delle concessionarie autostradali hanno messo a punto il solito piano invernale per garantire vacanze il più possibile tranquille. Stretta dei controlli dunque per la notte di Capodanno, per prevenire eventuali incidenti dovuti all'alcol. Nel mirino anche i venditori abusivi, con i loro "botti" illegali.

Per quanto riguarda piazza San Marco, dove quest'anno non ci sarà il classico veglione (scelta accolta con favore dal Comitato), è stato sottoscritta durante la riunione una convenzione tra la Prefettura, il Comune di Venezia e l'Agenzia del Demanio per la gestione del presidio interforze della piazza, all'interno di un locale che il Demanio ha concesso alla prefettura senza la necessità di pagamento di alcun canone. Con questa intesa Ca' Farsetti si impegna ad assicurare la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'immobile, oltre al pagamento delle utenze. In questo modo però non ci sarà alcun obbligo di pagamento dell'affitto. Cosicché i soldi risparmiati verranno impiegati per interventi strutturali e di messa in sicurezza del presidio.

Ma ciò che più preoccupa i cittadini sono i possibili raid dei predoni nelle abitazioni lasciate incustodite. A tal proposito alla riunione erano presenti i sindaci di San Stino di Livenza e di Mira, alle prese con diverse lamentele da parte dei residenti nei due paesi veneziani. C'è poca "sicurezza percepita", nonostante i dati parlino di un livello di illegalità uguale o inferiore rispetto all'anno precedente. A San Stino, a fronte di un lieve aumento di furti commessi (cresciuti tra il 2013 e il 2014 da 163 a 174), si è riscontrata la contrazione del totale dei delitti (calati di circa il 20%, da 382 a 307). Nessuna rapina, ma 55 furti in abitazione e 13 nei negozi (rispettivamente 12 e 4 in più dello scorso anno). Più che dimezzati, invece, i furti su autovettura (da 27 a 12). L'amministrazione comunale sta mettendo a punto un sistema di maggiori controlli in fascia serale, la più "critica".

A Mira, invece, la diminuzione appare generalizzata, tant’è che i furti sono calati del 12% (da 697 a 611), quelli in abitazione del 39% (da 208 a 127), i borseggi del 28% (da 53 a 38), i furti negli esercizi commerciali del 19% (da 46 a 37). Anche le rapine sono quasi dimezzate (da 7 a 4), mentre il calo del totale generale dei delitti commessi è pari al 21% (da 1216 a 964).

La "ricetta" del primo cittadino Alvise Maniero, invece, punta soprattutto sulle telecamere di sorveglianza: messo a punto inoltre l'allungamento dell’orario di servizio della polizia locale, un investimento di 50mila euro euro del bilancio 2014 per la predisposizione di sistemi di allarme nelle scuole, previsione di posizionare nel 2015 un sistema di controllo telematico ai varchi di ingresso nel territorio comunale lungo le arterie principali. “Nulla a che vedere con le ronde di lontana memoria – commenta Maniero sulla proliferazione dei gruppi di controllo del vicinato, anche su Facebook - che finivano spesso per distrarre l’azione dei carabinieri più che a supportarla. A questo proposito abbiamo tutti convenuto nel chiedere ai cittadini la massima tempestività nel segnalare ogni situazione sospetta o ogni episodio delinquenziale, ciò che a volte ora non avviene preferendo dare la precedenza al commento sui social network avvertendo prima la stampa che le forze dell’ordine".

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