La voglia di fare festa ed abbandonarsi agli eccessi spesso si paga, specie se ci si concedono un paio di bicchieri di troppo, ne sanno qualcosa i dieci ragazzi che sabato sera sono passati dalla bottiglia all'ambulanza, sfiorando il coma etilico e, come riporta il Gazzettino, facendo lavorare a pieno regime sanitari del 118 e polizia locale di Jesolo.

CATTIVE ABITUDINI – Anche questo fine settimana, infatti, sono state almeno una decina le richieste di aiuto arrivate in pronto soccorso, tra giovani che perdono i sensi e crollano sull'asfalto a bottiglie di superalcolici abbandonate a bordo del marciapiede. Il modus operandi di chi arriva sul litorale per una serata di trasgressioni è ormai arcinoto: un gruppetto di ragazzi di massimo vent'anni salta su un'auto e raggiunge via Bafile dalle città o dalle provincie vicine, si marcia poi lungo la strada principale di Jesolo Lido fermandosi per bere un cocktail dopo l'altro o, addirittura, si passeggia per il centro già muniti di intere bottiglie di vodka alla frutta o di rum bianco acquistate poco prima al supermercato; a distanza di qualche ora cominciano ad arrivare le prime segnalazioni al 118, con automediche e ambulanze costrette ad accorrere ai quattro angoli della città per soccorrere ragazzi con gli occhi rovesciati e i vestiti già zuppi di vomito e sudore. I giovani vengono tenuti in osservazione per qualche ora e poi dimessi al mattino, quando risalgono finalmente in auto per rientrare a casa. Questo fine settimana a seguire questo copione sono stati ben dieci ragazzi. L'Asl 10 ha rilanciato la sua campagna “Off Limits” per mettere in guardia gli adolescenti contro i pericoli dell'alcol, mentre la polizia municipale ha presidiato per tutta la notte i dintorni di piazza Mazzini, sanzionando però solo un ragazzo che disturbava la quiete pubblica suonando una tromba da stadio in pieno centro e un musicista di strada che si esibiva senza una regolare autorizzazione.