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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Zelarino

Alcol? Effetti devastanti alla bocca: "Fa impennare il rischio di contrarre tumori"

Nel mese della prevenzione alcologica gli esperti dell'Ulss 12 mettono in guardia contro i rischi dell'abuso: con il fumo, gli alcolici creano le condizioni più favorevoli per il tumore

Gli esperti avvertono: bere alcolici, e ancor più abusarne, crea nella bocca le condizioni più favorevoli per il tumore. E il perché è semplice da spiegare: le alterazioni della superficie mucosa provocate dall'alcol rendono più incisiva l'azione cancerogena dei prodotti di combustione del fumo di sigaretta. L’alcol, quindi, è una delle principali cause dei tumori del cavo orale perché interagisce con il fumo, e rende quest’ultimo ancora più pericoloso. E non basta: nel mese della prevenzione alcologica, gli esperti sottolineano che bere alcolici aumenta il rischio di tumore alla bocca anche in chi non fuma.

"Partiamo dal fumo – spiega il dottor Roberto Spinato, primario di Otorinolaringoiatria dell’Angelo – e diciamo subito che rappresenta di gran lunga la causa principale dei tumori maligni del cavo orale, della faringe e della laringe. In Italia, tra gli uomini, circa l'80% di questi tumori è attribuibile al fumo di tabacco, e sarebbe evitabile in assenza di questa abitudine”. Il rischio di sviluppare uno di questi tumori aumenta di 3-4 volte in soggetti che fumano meno di 15 sigarette al giorno. In chi fuma più di 15 sigarette al giorno, il rischio di ammalarsi di tumore del cavo orale, della faringe e della laringe aumenta addirittura di 9-10 volte. “Ma insieme al fumo – continua il dottor Spinato – a scatenare il tumore è il consumo elevato di bevande alcoliche. L’associazione tra fumo e alcool crea il tessuto ideale per la comparsa del tumore nella bocca e nella faringe: nei forti bevitori, cioè in coloro che bevono più di 8 bicchieri al giorno, il rischio di una neoplasia aumenta ulteriormente di ben di 3-5 volte”.

Si tratta di un’interazione moltiplicativa tra fumo e alcool, che finisce per portare i soggetti che fumano e bevono a rischi relativi elevatissimi. Siamo di fronte ad un’azione molto semplice, quasi meccanica: “L’alcool produce nel cavo orale e nella faringe delle alterazioni della superficie mucosa; e sono queste alterazioni che favoriscono l'azione deleteria dei prodotti di combustione del fumo, che sia di sigaretta o di pipa”. Fumo e alcool costituiscono un mix letale: lo dimostra anche il fatto che nelle donne la quota di tumori del cavo orale e della faringe attribuibili a questi due fattori è più bassa: dall’80% degli uomini, scende al 42%, e ciò proprio perché è più raro nelle donne l’abuso contemporaneo di tabacco ed alcolici. Va detto, ancora, che l’alcool “produce” tumori del cavo orale anche indipendentemente dal fumo: “I tumori del cavo orale sono molto rari in soggetti che non hanno mai fumato. Ma aumenti moderati di rischio sono stati dimostrati in forti bevitori non fumatori. Infine, l'assunzione cronica di bevande alcoliche, oltre agli effetti locali già evidenziati, è causa di una gastro-eptopatia, che induce a sua volta dei deficit di nutrizionali: cala così la capacità di risposta immunitaria dell’organismo, anche nei confronti delle cellule in via di trasformazione neoplastica”.

“Nel mese della prevenzione alcologica – spiega il direttore dell’Ulss 12 Giuseppe Dal Ben – è fondamentale che siano conosciuti anche questi effetti deleteri delle sostanza alcoliche, con un impegno di prevenzione che non va mai abbassato. Nei giorni scorsi l’Ulss 12 Veneziana è scesa in campo con il Dipartimento interaziendale di Otorinolaringoiatria, attraverso un fitto programma di visite preventive gratuite del cavo orale, effettuate negli ospedali provinciali. Gli utenti visitati gratuitamente sono stati 179, e di questi più della metà sono stati visitati all’ospedale dell’Angelo”. Agli utenti i medici del Dipartimento hanno spiegato che per limitare il rischio e per rispondere all’attacco provocato da fumo e alcool, un aiuto concreto arriva dalla frutta e dalla verdura. Molte indagini epidemiologiche hanno dimostrato che un'alimentazione poco equilibrata e, soprattutto, povera di verdura e frutta, contribuisce sostanzialmente ad aumentare la probabilità di insorgenza di un tumore. E’ ben dimostrato l'effetto favorevole di un consumo abitualmente elevato (almeno 3-4 porzioni al giorno) di verdura e frutta, e si sta verificando come di agenti specifici introdotti nell’organismo con frutta e verdura, come ad esempio il betacarotene, siano capaci addirittura di far regredire lesioni in cui si possono insediare le neoplasie.

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