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Cronaca Marghera

Fuggì ai talebani a 17 anni, ora è interprete e mediatore culturale

Alì Akhtar vive a Marghera e lavora in una cooperativa di Mirano. Arrivò in Italia, a San Giuliano, dopo essere stato legato per 34 ore sotto ad un tir

Dall'Afghanistan all'Italia, passando per Iran, Turchia e Grecia. È la storia riportata dal Gazzettino di Alì Akhtar, 25enne di Kunar, che a 17 anni è scappato dal suo paese per sfuggire ai talebani. Oggi vive a Marghera e lavora come mediatore culturale ed interprete in una cooperativa di Mirano.

Le sue peripezie hanno inizio quando il padre fu considerato responsabile della morte di un militare: secondo quanto ricordato dal giovane, il genitore non avrebbe favorito gli spostamenti di alcuni talebani ad un posto di blocco, ed uno di questi ci avrebbe rimesso la vita. Per essere ripagati della morte del "compagno", volevano in cambio proprio il giovane Alì, perché andasse a prendere il posto rimasto vacante. Doveva arruolarsi. Gli puntarono un coltello al petto e gli intimarono di seguirli: il padre li pagò e saldò il suo debito. Solo in parte però, perché un anno dopo tornarono, e in quella circostanza non potè nulla. Il ragazzino salutò la famiglia e decise di scappare.

La penultima tappa del suo peregrinare verso una meta sicura fu la Grecia; qui raccoglieva le arance, fino a tarda notte. Nel paese ellenico, come ha spiegato Alì, il rischio era quello di morire, e l'unica soluzione era quella di andare in un altro paese. Si legò quindi sotto ad un tir con una corda, e cominciò un lunghissimo viaggio di 34 ore. Interminabili. Dopo essere stato sospeso tanto a lungo, senza nutrimento, scese al parco San Giuliano a Mestre, un 19 giugno. Era sporco e fiacco. Il giorno seguente andò in questura e poi in una comunità, dove cominciò a lavorare in una cooperativa. Fu il principio della sua rinascita.

Alì ora lavora a tempo pieno, conosce cinque lingue e parla perfettamente l'italiano. La gran parte dello stipendio lo invia alla madre e ai fratelli in Afghanistan. E ricorda con commozione il padre e la sorella maggiore, uccisi dai talebani quando lui aveva già raggiunto le coste della Grecia.

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