Auto sospetta davanti alla sede della questura: allarme bomba

L'allerta è scattata un quarto d'ora prima delle 13 nel parcheggio della questura di Marghera in via Nicolodi. In giornate "normali" quel veicolo sospetto non avrebbe fatto scattare alcun protocollo d'emergenza, ma quella di giovedì era una mattinata già di per sé tesa. Poche ore prima infatti dai poliziotti in servizio di controllo notturno erano stati trovati disseminati sia in centro storico, sia nelle strade centrali mestrine (come corso del Popolo e piazza Barche), alcuni volantini di matrice anarchica che mettevano nel mirino l'operato della Polizia di Stato. In corrispondenza dell'anniversario, il 25 settembre, dell'uccisione di Federico Aldrovandi. Un fatto di cronaca diventato poi uno dei casi giudiziari più famosi del passato recente in Italia. I volantini erano firmati da gruppi riconducibili a matrici anarchiche e antagoniste.

E' bastata quindi la segnalazione di quei manifestini ad alzare il livello di allerta. Dopodiché, un quarto d'ora prima delle 13, è stata rinvenuta nel parcheggio della sede della questura di Marghera un'auto rubata nella notte. Era in sosta lì da tempo, cosicché sono scattati i controlli.

A quel punto è entrato in  vigore il protocollo di sicurezza: all'interno avrebbe potuto esserci anche una bomba. L'area è stata delimitata e messa in sicurezza. Sul posto gli artificieri della questura, i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e le volanti del 113. Oltre che in un secondo momento anche il legittimo proprietario dell'auto, il quale se l'era vista trafugare alcune ore prima dalla propria abitazione nelle vicinanze. Alla fine la vettura è stata aperta e si è capito che non c'era nulla di cui preoccuparsi. E la situazione è tornata alla normalità.