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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Alto impatto", la polizia per un mese col fiato sul collo dei furfanti

Da inizio novembre fino a oggi unità supplementari del reparto anticrimine. Ma già lunedì pomeriggio una riunione operativa in questura per mantenere strette le maglie dei controlli nel periodo natalizio

Siamo a ridosso del periodo natalizio, giorni appetibili per i ladri che cercano di approfittare dell'assenza dei proprietari delle abitazioni o perché in vacanza o perché fuori casa, magari per le ultime compere in vista delle Feste. Di certo, però, per Venezia, Mestre e le altre località della terraferma fino a questo momento la presenza di forze dell'ordine è aumentata in maniera esponenziale. Merito di quelle unità aggiuntive del reparto anticrimine della polizia che in poco più di un mese hanno pattugliato le zone "calde" in fatto di microcriminalità del nostro territorio.

L'operazione "alto impatto" si è conclusa sabato scorso, ma già lunedì pomeriggio in questura era in programma una riunione per mantenere strette le maglie dei controlli anche in questi giorni che ci traghetteranno fino alle Feste. Nonostante l'assenza delle unità supplementari, che assieme alle Volanti e agli altri reparti di polizia hanno messo in queste settimane nel mirino soprattutto il quadrilatero di Mestre, ossia via Piave, il parco Piraghetto, piazzale Baisnizza, della Bissuola e uno stabile in abbandono di via Trento. A Marghera, invece, osservate speciali via Fratelli Bandiera, via Pasini, via del Lavoratore e i centri commerciali “Panorama" e “Nave de Vero”. Più di 1100 gli uomini impegnati.

Il risultato più importante è stato conseguito dalla squadra mobile, con gli arresti di dodici persone dedite allo spaccio di stupefacenti in città (DETTAGLI). Non arresti qualsiasi: è stata disarticolata un'organizzazione albanese-tunisina che controllava gran parte del settore. Tra le isola della laguna, Mestre e Marghera. Dopodiché, naturalmente, gli agenti del commissariato San Marco, delle volanti e della squadra mobile hanno permesso di chiudere una pagina di cronaca sanguinosa: l'omicidio di un giovane di origini tunisine da parte di un porter bengalese alla stazione di Venezia Santa Lucia (DETTAGLI). Poco più in là, in riva dei Sette Martiri, nei giorni scorsi è stato invece individuato e arrestato un delinquente romeno colpevole di avere ucciso un gestore di un campeggio in Francia a scopo di rapina (DETTAGLI).

Il commissariato di Mestre ha invece individuato due topi d'auto in azione nella zona di San Giuliano, mentre a Marghera i poliziotti hanno arrestato un cittadino nordafricano sorpreso, con altri complici, in possesso di numerose dosi di stupefacente. Nel mentre c'è stata anche la chiusura di un bar per dieci giorni per motivi di ordine pubblico, sempre nella città giardino. Ma l'attenzione delle forze dell'ordine si è concentrato anche sul Lido di Venezia, su Chioggia e su Jesolo, dove sono state incrementate le pattuglie e di conseguenza i controlli.

In totale sono state 27 le persone arrestate (di cui 20 di nazionalità straniera); 140 quelle denunciate, di cui 81 straniere; 16 i cittadini espulsi; 5606, di cui 2088 straniere, le persone identificate; 133 i posti di controllo; 15 i veicoli sequestrati; 19 invece i veicoli rubati individuati; 2 patenti ritirate e 73 le multe per infrazioni al codice della strada. Ma ci sono stati anche i controlli in negozi ed esercizi pubblici (248), che hanno portato alla chiusura a tempo per ordine pubblico di un bar a Marghera e di un club in via Forte Marghera a Mestre.

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