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Cronaca Marghera / Porto Marghera

Si inaugura l'anno del turismo: a tenere banco sono gli investimenti dagli occhi a mandorla

A margine della cerimonia Ue - Cina, incontri tra uomini d'affari e Ca' Farsetti. Si discute soprattutto del futuro di Porto Marghera. Brugnaro: "Chiedono tempi certi e meno burocrazia"

Turismo sì, ma con un occhio anche agli investimenti che potrebbero arrivare da Oriente. Nel giorno dell'inaugurazione dell'Anno del turismo tra Unione Europea e Cina, tengono ancora banco i contatti che sono in corso in queste ore (anticipati mercoledì dal presidente di Confindustria, Vincenzo Marinese) tra amministrazione comunale, regionale e investitori dagli occhi a mandorla interessati alle aree di Porto Marghera. Nel pomeriggio di venerdì, dopo il pranzo ufficiale e la cerimonia di Palazzo Ducale della mattinata, si potrebbe andare più sul concreto durante un incontro con businessman e rappresentanti di Ca' Farsetti.

"Teoria dell'imbuto rovesciato"

"E' una questione di relazioni - ha spiegato il sindaco Luigi Brugnaro - ascolteremo i loro interessi e i loro bisogni. Prima viene l'uomo, poi vengono le organizzazioni e gli investimenti. E' la teoria dell'imbuto rovesciato". Un imbuto da cui potrebbero fuoriuscire fior di quattrini. Il primo cittadino non si sbilancia "anche un po' per scaramanzia", sottolinea, e punta tutto sull'Agenzia per lo sviluppo.

"Agenzia per lo sviluppo"

"E' una realtà che sta lavorando da relativamente poco tempo - rimarca il titolare di Ca' Farsetti - ma attraverso quest'ultima siamo in grado di mostrare tutte le possibilità di investimenti che può offrire il territorio, che non significa solo terreni o palazzi. Ci sono anche le joint venture o i brevetti, per esempio. Lo spettro è ben più ampio. A quel punto saranno loro, in base ai loro interessi, a far capire che direzione vogliono prendere, c'è il Porto, ci sono le industrie. Quello che tutti chiedono - conclude - sono certezze in fatto di burocrazia e di costi, problemi che l'Italia deve risolvere". 

Incontri anche "all'ombra della Fenice"

"L'orgoglio italiano - ha dichiarato durante il suo discorso ufficiale Brugnaro - è un luogo come questo, in cui si è fatta la storia e si continuerà a farla. Perché turismo non vuol dire solo alberghi, ma anche aprire la possibilità di nuove fabbriche e nuovi posti di lavoro, visto che si riescono ad intercettare flussi di persone che si muovono in maniera trasversale e possono portarsi dietro anche investimenti". Giovedì sera, all'evento alla Fenice, c'è stato un faccia a faccia con uno dei leader cinesi nel turismo, "di cui non farò il nome - ha precisato -, rappresentante di un gruppo economicamente molto importante. E abbiamo parlato della possibilità di investire su Marghera e sul Porto, tant'è che, a seguito della giornata odierna, ci sarà una grande riunione di investitori. Perché Marghera è realmente al centro della 'silk valley'. Venezia - ha concluso - si è messa a disposizione. Iniziative come questa, che sembrano generiche, mettono invece in contatto le persone. Anche noi andremo in Cina per costruire quelle catene economiche moderne, in cui la produzione si sviluppa in più luoghi. E' un servizio che vogliamo fare per garantire certezze e sicurezze ai giovani nei prossimi vent'anni". 

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