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Cronaca

Abbracciavano gli anziani per derubarli, manette per una famiglia di rapinatori

Tre persone (mamma, compagno e figlio di lui) sono finite in manette a Villanova di Camposampiero, nel Padovano. Contestati diversi colpi, alcuni perpetrati nel Veneziano

Abbracciavano gli anziani per strada, presentandosi come vecchie amiche, e subito dopo fuggivano con collane d'oro strappate dal collo o portafoglia raccolti dalle tasche delle anziane vittime. Quante volte si è scritto di raggiri del genere ai danni di persone in là con l'età. Stavolta, però, per tre persone si sono strette le manette ai polsi. Si tratta di un trio di malviventi che avrebbe colpito anche in territorio lagunare.

Una donna e due uomini, nomadi giostrai, sono stati arrestati giovedì mattina dai carabinieri della compagnia di Sacile, provincia di Pordenone, a Villanova di Camposampiero, nel Padovano, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Pordenone per tentata rapina aggravata, sei tentati furti e sei furti aggravati. I tre - una 63enne finita in carcere, il marito 71enne ai domiciliari, il figlio di lui 20enne sottoposto a obbligo di dimora - avrebbero compiuto i reati a danno di persone di età compresa tra 72 e 88 anni con la "tecnica dell'abbraccio", nelle province di Pordenone, Treviso, Venezia e Vicenza. Le indagini dei carabinieri erano state avviate nel giugno 2015. Ora la chiusura del cerchio.


Le indagini sono scattate il 27 giugno scorso a Cordenons, provincia di Pordenone, quando una 81enne, che stava percorrendo in bicicletta la via Gleriuzza, era stata accostata da una donna che, abbracciandola e baciandola con insistenza, le aveva fatto credere di conoscerla, nel tentativo di distrarla e sottrarle la catenina d’oro portata al collo. Tuttavia, non riuscendovi, la stessa afferrava la donna per il collo con una mano, tentando con l’altro di strapparle con la forza l’oggetto prezioso, tanto da rischiare seriamente di soffocarla (l'autorità giudiziaria in tale condotta ha ravvisato il tentativo di rapina aggravata) e provocandole comunque delle lesioni superficiali al collo. L'anziana è riuscita comunque a resistere. 

Subito dopo, individuato un 81enne, la malvivente ha riprovato con lo stesso schema, abbracciandolo e baciandolo ripetutamente, col pretesto di volerlo salutare e sottrargli una catenina in oro con crocefisso; l’anziano, inizialmente disorientato, poi ha capito cosa stava accadendo. Riuscendo a mettere in fuga la donna e a farle cadere a terra un fermaglio per capelli. 

L’oggetto, poi raccolto dai carabinieri intervenuti sul posto, sottoposto a successive analisi del Ris di Parma, ha permesso di ricondurre l’appartenenza – attraverso il profilo genetico estrapolato – alla pluripregiudicata 63enne finita in carcere. Il conseguente approfondimento investigativo, sviluppato dai militari della Stazione di Aviano, ha consentito di focalizzare l’attenzione degli operanti sugli appartenenti al gruppo familiare della donna, nomadi giostrai stanziali nel comune di Villanova di Camposampiero, permettendo di raccogliere prove "inequivolcabili" sulla commissione di ulteriori undici aggressioni simili: in cinque casi, la donna non è riuscita a portare a termine il colpo, sempre a causa della reazione delle vittime, mentre nei restanti casi ha fatto centro, impossessandosi dei portafogli – sottraendo fino a 300 euro per volta – piuttosto che le collane in oro portate al collo, ai danni di persone anziane in varie località delle province di Pordenone, Treviso, Venezia e Vicenza. 

Nell’ambito delle attività e delle perquisizioni a carico degli arrestati, è stato rinvenuto vario materiale di interesse – assieme a oggetti in oro di dubbia provenienza – che sarà analizzato dagli inquirenti, anche al fine di verificare l’eventuale compimento di altri colpi simili.

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