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Cronaca Portogruaro

Dopo le polemiche, riapre il punto nascite di Portogruaro: Vincenzo Cara neo direttore

Al chirurgo, siciliano ma veneto di adozione, spetterà il compito di riorganizzare il reparto, la cui riapertura dovrebbe essere fissata tra i 30 e i 60 giorni

Vincenzo Cara è il nuovo direttore dell'UOC Ostetricia e Ginecologia all'ospedale di Portogruaro. Siciliano di origine ma veneto di adozione, il dottor Cara si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1978 con lode, poi si è specializzato in Ginecologia e Ostetricia con lode all'Università degli Studi di Messina. Dal 1981 al 2010 ha lavorato come ginecologo all’Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Latisana ed è stato responsabile del Servizio Diagnosi Prenatale. Attualmente è direttore dell’Ostetricia e Ginecologia all’spedale di San Vito di Tagliamento, nonché responsabile dell’unità Diagnosi Prenatale e Anomalie Cromosomiche nello stesso ospedale.

Dopo le proteste per la chiusura di un punto nascite che in passato ha dato alla luce oltre 700 bambini, si è arrivati ad una svolta. Con le battaglie del comitato "Fiocchi sopra le gru" che hanno dato i risultati sperati. Ora a Cara spetterà l'onere di rilanciare l'Ostetricia "richiamando le professionalità mancanti per supportare l’Azienda nel ripartire il punto nascita>", come sottolineato dal direttore generale Carlo Bramezza.

Ma quando riaprirà il punto nascite? "I tempi li devo concordare con l’Azienda di appartenenza, - ha spiegato il neo direttore - penso tra 30 o 60 giorni per gli aspetti burocratici previsti. La riapertura sarà possibile a seguito del reclutamento dell’equipe sufficiente a garantire la guardia attiva nelle 24 ore, quando saranno soddisfatte tutte le condizioni di sicurezza per le pazienti gli operatori, ciò per far funzionare bene il reparto. Ora è prematuro prevedere un numero di personale necessario perché prima devo prendere in mano la situazione".

Cara ha poi specificato come intende organizzare il reparto. "Per funzionare bene, - ha sottolineato - oltre al personale, l’Ostetricia deve avere accanto una pediatria e una sala parto che funzionino bene. Mi sbilancio anche sul fatto che questa unità operativa dovrà offrire alle future neomamme la possibilità di eseguire anche il parto senza dolore: è una condizione di civiltà. Quando mi sono trasferito all’ospedale di San Vito al Tagliamento - ha concluso - i parti sono aumentati di circa 200 in un anno, credo che l’incremento avverrà anche a Portogruaro, credo di poter dire che molte pazienti mi seguiranno. Se l’Ostetricia di Portogruaro ha tutte le potenzialità per funzionare bene e soddisfare le esigenze delle pazienti, si potrà fare attrazione e raggiungere i 700/800 parti l’anno".

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