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Cronaca Jesolo / Viale Venezia

Appartamento fronte mare sgomberato a Jesolo: ci vivevano dodici persone

Operazione della polizia locale mercoledì, l'abitazione era stata controllata il 20 aprile ma il proprietario non aveva provveduto a mettersi in regola

Dodici posti letto, l'appartamento è fuori regola e viene sequestrato: gli agenti della polizia locale di Jesolo mercoledì  hanno effettuato lo sgombero di un appartamento in viale Venezia, nella zona di piazza Trieste, dal momento che il locatario ed il proprietario non avevano ottemperato alla diffida di sgomberare i locali dall’esubero di persone che vi dimoravano accertato in occasione della prima verifica avvenuta il 20 aprile scorso. In quella data la polizia locale aveva fatto un primo controllo constatando che all’interno dell’appartamento di circa 80 metri quadri, in una palazzina fronte mare, erano presenti 12 posti letto e risultavano esservi presenti 9 persone, tutte di nazionalità del Bangladesh, in regola con i documenti di soggiorno in Italia. Solo che lì dentro avrebbero potuto viverci solamente in tre, in base alla superficie delle camere, e sei persone, in base alla superficie abitabile dell’appartamento.

I locali si presentavano ammassati di letti e carenti delle più elementari norme igienico-sanitarie. Da qui sono scattati i verbali di 450 euro per proprietario e locatario con l’obbligo di effettuare lo sgombero, entro tre giorni, dalle persone eccedenti. Nel sopralluogo effettuato sono state trovate all’interno ancora 9 persone con tutti i letti presenti, con evidente segno che nulla era cambiato rispetto al 20 aprile scorso. Per l’inottemperanza alla diffida è stato dunque effettuato lo sgombero dei locali da parte del personale di polizia locale ed effettuato il sequestro di tutto l’appartamento.

Nella stessa giornata una pattuglia ha fermato per un controllo un cittadino africano, risultato in regola e in possesso di una licenza per il commercio ambulante. Poco dopo, però, è stato notato incontrarsi con altri due connazionali e salire a bordo di una Fiat Uno. L’auto, dopo un breve inseguimento, è stata fermata e controllata: all’interno c’erano delle borse, che avevano portato i due connazionali, destinate alla vendita sull’arenile: nessuno dei due, al contrario del primo, era in possesso della licenza per poterlo fare. La merce è quindi stata sequestrata e per i due è scatta la sanzione amministrativa.

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