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Cronaca

"Questura ostaggio di un ponte, si torni a parlare di una nuova sede sul Terraglio"

L'appello è di Ugl Fsp polizia di stato. Il segretario Armelao ha sottolineato che "manca la volontà di partire con il progetto. Ma c'è la necessità di una questura nuova"

"Una tragedia sfiorata quella di ieri (domenica, ndr), quando un palo in metallo della segnaletica stradale è caduto a causa delle forti raffiche di vento, sul ponte della Libertà. Quello che vogliamo evidenziare è come la questura di Venezia sia ostaggio di un ponte, che per mille motivi potrebbe trovarsi bloccato per diverse ore". A lanciare l'accusa il segretario generale regionale di Ugl Fsp Mauro Armelao, che chiede a gran voce che si torni a parlare di una nuova questura in terraferma.

"Manca la volontà per un progetto ambizioso"

"Abbiamo fatto una conferenza stampa in merito l’anno scorso, - ha spiegato - ma ci rendiamo conto che manca la volontà di partire e riprendere in mano quel progetto ambizioso che potrebbe trovare un finanziamento pubblico, quindi a costo zero per il ministero dell’Interno, se non il successivo pagamento di un affitto ma a prezzo accessibile e molto inferiore ai costi di mercato. Non è possibile che le volanti terrestri, che vigilano sulle strade di Mestre, Marghera possano essere condizionate da un ponte nel 2018. C’è la necessità di avere una nuova questura, che accorpi anche il commissariato di Mestre, mantenendo così in vita il commissariato di Marghera che sarebbe poi l’unico ufficio della Polizia di Stato che coprirebbe la zona sud del comune di Venezia.

Questura di Marghera chiusa e accorpata

Nel progetto la questura di Marghera verrebbe chiusa e accorpata in questa nuova struttura che dovrebbe sorgere in zona Terraglio. La sede di Santa Chiara rimarrebbe in funzione come sede di rappresentanza per il questore e strategica per la città di Venezia "in quanto da lì continuerebbero a partire tutte le imbarcazioni della polizia e delle volanti lagunari", ha concluso quindi Armelao.

Consap: "È ora di dire basta"

Ha fatto eco a questa ocnsiderazione anche Consap. "A parte le considerazioni che ognuno può avanzare su come siano state sistemati i cartelli stradali e i piloni presenti sul ponte, rispetto alla forza del vento, si è verificata una emergenza - queste le parole della segreteria in nota ufficiale -  Si sono infatti verificati ritardati nei cambi delle volanti, disagi alla sala operativa, colleghi che per cambiarsi d'abito o indossare la divisa, o ancora per prelevare le autovetture che erano rimaste parcheggiate in Santa Chiara hanno dovuto inventarsi nuovi percorsi (per fortuna che c’era il treno). Questa segreteria dice "basta", è ora che tutte le autorità preposte si rendano conto che quanto accaduto non debba più verificarsi, trovando una soluzione idonea per garantire servizi di polizia efficienti in ogni situazione".

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