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Cronaca

I gioielli di Venezia saranno digitali quadri e documenti sono sul pc

Le tecnologie più avanzate e un team di ricercatori di alto livello al lavoro per digitalizzare uno dei patrimoni archivistici più importanti al mondo

La storia di Venezia diventa archivio digitale. Il patrimonio storico-documentale della città sulla laguna, costituito da centinaia di migliaia di fonti, sarà dunque disponibile in versione multimediale, realizzata con le più avanzate tecnologie, per conservare e valorizzare la vastissima documentazione e metterla a disposizione della comunità scientifica internazionale.

IN DIGITALE - Un’operazione di lungo respiro resa possibile dal progetto Digital Humanities Venice, lanciato un anno fa dall’Università Ca’ Foscari Venezia e dall’École Polytechnique Fédérale de Lausanne su iniziativa del rettore dell’ateneo veneziano Carlo Carraro e di Patrick Aebisher, presidente EPFL, cui si aggiunge oggi l’importante collaborazione con l’Archivio di Stato di Venezia, diretto da Raffaele Santoro, siglata dal Memorandum of understanding firmato lo scorso febbraio dalle tre istituzioni, e della Fondation Lombard Odier, presieduta da Thierry Lombard, che si unisce oggi come funding partner per accelerare la digitalizzazione del patrimonio archivistico di Venezia. La Fondation Lombard Odier ha scelto il progetto per la combinazione esemplare di arte, storia ed innovazione: la tecnologia odierna al servizio dei tesori passati per meglio improntare il nostro futuro.

ALL'AVANGUARDIA - Le più moderne attrezzature e un team di ricercatori d’altro livello sono gli elementi in campo per realizzare il progetto di digitalizzazione del patrimonio documentale sulla storia della Serenissima che coinvolge i documenti conservati all’Archivio di Stato e i testi della Biblioteca di Area Umanistica di Ca’ Foscari relativi alla storia della città, che saranno sottoposti successivamente alla creazione di un motore di ricerca semantico associato ad una biblioteca digitale. Del progetto Digital Humanities Venice fa parte anche la costituzione di un database di immagini, frutto del grande patrimonio artistico-figurativo diffuso nelle principali istituzioni lagunari, e in maniera minore ma significativa anche nei musei e nelle collezioni di tutto il mondo; su di esso si è inoltre addensata una bibliografia molto copiosa e in tutte le lingue, a testimonianza di un costante interesse globale per Venezia e per la sua rappresentazione nell’arte. Le immagini verranno declinate in 3D o in gigapixel, consentendo una sorta di “ingresso digitale” nel dipinto, o la riproduzione in scala di edifici mai eseguiti ma documentati, o non altrimenti visitabili.

VERSO IL FUTURO - Al progetto Digital Humanities Venice, che segna un momento fondamentale nel campo degli studi archivistici, storici e informatici lo scorso ottobre è stata dedicata la Digital Humanities Fall School, cinque giorni di seminari rivolti a 25 dottorandi e post-dottorandi provenienti da Italia, Svizzera e Canada, per toccare con mano il lavoro di ricerca avviato dalla partnership Ca' Foscari-EPFL sulla ricostruzione storica, artistica, economica e geografica di Venezia attraverso le tecnologie informatiche più avanzate. La Digital Humanities Fall School tornerà anche il prossimo autunno, dal 6 al 10 Ottobre 2014, con una nuova programmazione e nuove opportunità per giovani ricercatori di tutto il mondo. Tema della seconda edizione: Palaces and collections. Modeling the coevolution of architectural space and artworks display (XVth-XIXth centuries). E’ inoltre in fase di progettazione fra Ca’Foscari ed EPFL un programma di formazione continua double degree dedicato alle digital humanities con docenti di entrambe le istituzioni e lezioni collocate sia a Venezia sia a Losanna.

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