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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

A Venezia e provincia l'aria continua a essere molto inquinata

Nel capoluogo è confermato il livello arancio fino al 13 gennaio, poi potrebbe scattare il rosso. Siamo a 9 giorni consecutivi di superamento della soglia di pm10

L'aria resta molto inquinata a Venezia e in buona parte della sua provincia. Tutte le centraline di rilevamento Arpav nel territorio del comune capoluogo hanno registrato per 9 giorni consecutivi una concentrazione di pm10 superiore ai 50 microgrammi per metro cubo, valori per cui la qualità dell'aria è considerata «scadente» o «pessima». I dati definitivi di oggi, 9 gennaio, non sono ancora disponibili, ma le previsioni dell'agenzia ambientale regionale indicano ancora valori ben al di sopra della soglia. Lo stesso sarà domani.

Codici di allerta

Nei comuni dell’agglomerato che comprende Marcon, Martellago, Mira, Quarto D’Altino, Spinea, Scorzè e Venezia, e in quelli con popolazione superiore ai 30 mila abitanti (Chioggia e San Donà di Piave) è già operativo il livello "arancio" del piano anti smog, che prevede una serie di divieti e obblighi su circolazione stradale, combustioni e riscaldamento casalingo. Il livello di allerta successivo è il "rosso" e va attivato dopo 10 giorni consecutivi di superamenti: una condizione che probabilmente si verificherà, visto il perdurare delle condizioni meteo sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti in atmosfera. Bisogna però attendere il prossimo giorno di controllo, che è lunedì 13 gennaio: per adesso, fino a quella data, resta valido il codice arancio.

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Pianura inquinata

L'effettiva efficacia di questo tipo di misure è un discorso a parte, visto che il rispetto di molte di esse è affidato alla coscienza dei singoli cittadini. Resta il fatto che l'area della pianura padana è una delle più inquinate in assoluto e che in Veneto la qualità dell'aria deve fare i conti con la somma di diversi fattori: soprattutto gli effetti generati dalle diverse sorgenti di emissione in atmosfera e le condizioni atmosferiche di elevata stabilità e scarsa circolazione dei venti.

Bottacin: «Dati in miglioramento»

La Regione Veneto, comunque, evidenzia che la situazione è in miglioramento rispetto agli anni scorsi: «I nuovi dati sulla qualità dell’aria dimostrano un ulteriore calo dei valori medi di pm10 rispetto al 2018 - dice l'assessore Gianpaolo Bottacin -. Una conferma che da almeno 20 anni, pur conoscendo tutti i limiti del bacino padano dove c’è scarso ricambio di aria, siamo in diminuzione dei valori medi dei principali inquinanti a conferma che le 72 misure contenute nel piano aria hanno efficacia. Anche se non siamo ancora ovviamente soddisfatti, gli investimenti in questi anni sono stati cospicui. Stiamo parlando di 965 milioni di euro negli ultimi tre anni. Tra questi, 702 milioni destinati al trasporto pubblico, 106 alle infrastrutture e 92,5 all’efficientamento energetico». (vedi tabella sotto)

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Il livello arancio attivo in questi giorni vieta la circolazione per tutti i giorni della settimana, compresi quindi anche sabato e domenica, dalle ore 8.30 alle 18.30 di ciclomotori e motocicli Euro 0 a due tempi, di autovetture ad uso proprio alimentate a benzina Euro 0 e 1 e diesel Euro 0, 1, 2, 3 e 4 e dei veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a diesel Euro 1, 2 e 3. Per quanto riguarda l’utilizzo degli impianti termici e delle combustioni, in questi giorni sarà vietato utilizzare impianti termici a biomassa di classe inferiore alle 3 stelle e sarà vietato effettuare combustioni all’aperto. Si ricorda inoltre che non è possibile, in livello arancione, effettuare lo spandimento di liquami zootecnici, in quanto rilasciano composti azotati precursori della formazione di polveri sottili in atmosfera.

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