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Cronaca Jesolo / Viale Venezia

Latitante rintracciato a Jesolo, aveva sfregiato al volto un tunisino

In manette un marocchino che in dicembre si era reso protagonista di una violenta lite finita nel sangue: da allora aveva fatto perdere le sue tracce

Si era nascosto in un appartamento di Jesolo lido, da dove non usciva quasi mai: ma tanta cautela non è bastata a T.A., 36 enne marocchino ricercato dal dicembre scorso. È stato segnalato in un residence in viale Venezia, e lì si sono recati gli agenti della polizia di Jesolo e della sezione anticrimine per arrestarlo.

Si tratta di un pluripregiudicato, con alle spalle reati di spaccio contro il patrimonio e la persona. L'ultimo crimine di cui si era reso colpevole era stata l'aggressione nei confronti di un tunisino: in quell'occasione l'aveva ferito gravemente, sfregiandolo al volto con un coltello. Dopodiché era sparito, facendo perdere le sue tracce per più di un mese.

Quindi, intorno alle 7 della mattina di mercoledì, il blitz decisivo: le volanti della polizia si sono presentate all'appartamento segnalato e hanno bussato alla porta, senza però ricevere risposta. Sono allora ricorsi ad un fabbro, che ha aperto la serratura e ha permesso agli agenti di entrare e sorprendere il ricercato. Il malvivente a quel punto si è consegnato alle forze dell'ordine, alzando le mani. Nell'appartamento c'era anche un'altra persona, un 35enne marocchino che è risultato regolarmente in possesso del permesso di soggiorno.

In seguito alla perquisizione nell'abitazione gli agenti hanno trovato un coltello a serramanico che è stato sequestrato. Trasferito al carcere di Venezia, l'uomo dovrà scontare una pena di 3 anni e nove mesi di reclusione, oltre a dover pagare una multa di 850 euro.

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