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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Chioggia

Luigi Cimmino: dall'omicidio di Silvia Ruotolo, agli applausi fino all'arresto

Il boss del Vomero era stato applaudito dalla folla mentre veniva tratto in arresto nel giugno 2015. Dal febbraio scorso era latitante. È stato trovato nascosto in un armadio a Sottomarina

Luigi Cimmino ha 55 anni ed ora, per l'ennesima volta è finito dietro le sbarre. Arrestato al Nord, precisamente a Sottomarina, in un condominio dove si era rifugiato per scappare alla cattura. Il boss del Vomero infatti era latitante, da quando l'8 febbraio scorso si era allontanato dalla sua abitazione ed era divenuto irrintracciabile.

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SI ERA NASCOSTO NELL'ARMADIO

Il motivo della fuga era semplice: le forze dell'ordine stavano per portarlo nuovamente dietro le sbarre. La vicenda di Cimmino infatti parte dal lontano 1997 quando dei sicari con in testa il killer Rosario Privato, erano stati assoldati per uccidere Salvatore Raimondi, affiliato proprio al clan Caiazzo - Cimmino, avversario del clan Alfieri. Era l'11 giugno 1997, e quella data rimarrà impressa nella memoria, in quanto quel giorno fu uccisa una delle tante vittime innocenti di mafia: Silvia Ruotolo fu raggiunta dai colpi sparati proprio da Privato e morì a 39 anni stringendo la mano del figlioletto Francesco e sotto gli occhi impauriti della figlia maggiore Alessandra.

Proprio Alessandra, divenuta poi assessore del Comune di Napoli, come riportato da NapoliToday, dichiarò d'aver provato profonda vergogna quando, nel luglio 2015, Luigi Cimmino fu arrestato tra due ali di folla che lo applaudivano e inneggiavano il suo nome. Un arresto da vero padrino quindi, come da vero boss è stata anche la fuga dal secondo mandato di cattura. Dopo essere stato portato dietro le sbarre nel luglio 2015 infatti, il Tribunale del Riesame, solamente pochi giorni dopo, aveva stabilito che non c'erano prove sufficienti contro di lui, e aveva disposto la scarcerazione. Era stata poi la Cassazione a rigettare questa sentenza e a disporre il nuovo arresto. Arresto che mai avvenne perchè Luigi Cimmino, annusata l'aria della cella, decise di fuggire. L'8 febbraio 2016 quindi il capo clan, che era divenuto il boss del Vomero dopo l'arresto del boss Antonio Caiazzo, decise di rendersi irreperibile. Nel frattempo con ogni probabilità si era già allontanato da Napoli rimanendo in attesa e mantenendo i rapporti con i suoi luogotenenti.

Cattura che però è avvenuta nella notte tra venerdì e sabato. Cimmino infatti è stato trovato nascosto dentro un armadio in un appartamento di Sottomarina. Nessun applauso, stavolta. Deve rispondere di associazione a delinquere di stampo mafioso e di tentata estorsione aggravata.

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