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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Caorle

Al bar con l'arma finta per "aggiustare" il conto: arresto bis per l'avventore pistolero

Un 45enne venne arrestato a fine luglio per resistenza a pubblico ufficiale a Caorle. I carabinieri gli strapparono la pistola di dosso. Ora si è capito a cosa gli serviva

In primis ci fu un arresto per resistenza a pubblico ufficiale: i carabinieri si accorsero che aveva una pistola finta e gliela strapparono di mano, incontrando una reazione scomposta del 45enne caorlotto. Dal "semplice" arresto, però, come riporta il Gazzettino, i militari dell'Arma sono passati alle indagini per capire a cosa servisse quell'arma finta al sospetto. I primi elementi, raccolti grazie alle testimonianze di alcuni gestori di locali della località balneare, indurrebbero a ritenere che la pistola altro non serviva che a intimare di "aggiustare" il conto da saldare al bar di turno.

Due bar finiti nel mirino

Gli accertamenti sono ancora in corso, ma pare che l'arma sia stata mostrata a due esercenti, ma il sospetto è che il modus operandi possa essere stato replicato anche in altre occasioni. Le manette per il 45enne scattarono il 29 luglio scorso in lungomare Trieste: pistola giocattolo sequestrata e la segnalazione che poche ore prima l'uomo sarebbe entrato in un bar appoggiando l'arma al bancone non appena gli era stato consegnato il conto per gli alcolici consumati. La barista avrebbe mantenuto il controllo, inducendo l'avventore ad andarsene e segnalando tutto alle forze dell'ordine.

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Arresto notificato in carcere

Ora per il 45enne lo scenario giudiziario si è fatto più pesante: si trovava già in carcere per resistenza a pubblico ufficiale, ma in questi giorni gli è stato notificato un secondo arresto per tentata estorsione. 

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