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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Campolongo Maggiore

Furti nei distributori di carburante col flessibile: tre autori in carcere

Arresti nelle province di Padova, Venezia e Bologna, tre italiani sono ritenuti i capi di un gruppo cui sono attribuiti 6 colpi da dicembre 2013 a marzo 2014

Con un raggio d'azione che comprendeva sia il Veneto che l'Emilia Romagna, sono ritenuti gli autori di sei furti aggravati commessi ai danni di aree di servizio e impianti di erogazione di carburante, perpetrati tra dicembre 2013 e marzo 2014 nelle province di Padova, Verona, Belluno e Ferrara.

3 ARRESTI. Nell'ambito dell'indagine denominata "Self" in manette sono finiti tre italiani, di cui uno veneziano, appartenenti a un più ampio sodalizio criminale di pregiudicati. Sono destinatari di altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite all'alba di martedì dai carabinieri del comando provinciale di Padova nella provincia euganea, in quelle di Venezia e Bologna. Due di loro sono già stati presi: si tratta di D.D., 26enne di Campolongo Maggiore, e F.R., 41enne residente nel Padovano. Un terzo complice risulta invece ancora ricercato.

BANDA DEL FLESSIBILE. I malviventi arrivavano sul posto a piedi, dopo aver parcheggiato l’auto poco distante dall’obiettivo, completamente travisati e attrezzati di flessibili, palanchini, tenaglie e torce. Mentre uno di loro fungeva da "palo" e controllava l’eventuale intervento delle forze dell’ordine, i complici rimuovevano l’intelaiatura esterna della cassaforte per poi tagliarla con un flessibile. Le nottate predilette erano quelle comprese tra domenica e lunedì, considerata la presenza di maggiori importi di denaro dovuta agli incassi dei fine settimana. Il danno complessivo, tra denaro asportato e danneggiamento delle casseforti, è stato stimato in oltre 50mila euro.

I FILMATI. Le indagini sono iniziate nel dicembre del 2013, a seguito della recrudescenza di furti nelle aree di servizio della provincia di Padova e delle zone limitrofe. L’analisi dei filmati dei vari impianti di videosorveglianza ha permesso ai militari del nucleo radiomobile di Piove di accertare che la banda era composta da 3 persone, che agivano in orari compresi tra l'1.30 e le 3.30.

LA PRIMA PERQUISIZIONE. La svolta investigativa nella notte del 23 dicembre 2013, quando, alle 4.15, una pattuglia si è imbattuta nel controllo dei tre indagati a bordo di una Mercedes Classe A. Dalla perquisizione all’interno del veicolo i militari hanno riscontrato la presenza di vari arnesi da lavoro, tra i quali un flessibile a batteria analogo a quello utilizzato in alcuni colpi; inoltre i tre erano visibilmente imbrattati di fango. Inizia così una capillare attività di monitoraggio sia nei loro confronti che di altre persone con cui erano in contatto.

ANCHE BANCOMAT E CASSE CONTINUE. I due incarcerati facevano parallelamente parte di una ulteriore batteria di pregiudicati, organizzata per la commissione di assalti a bancomat e casse continue con l’utilizzo di esplosivo, che gravitava sul Veneto e in Friuli. Erano stati già arrestati dai carabinieri di Piove, in collaborazione con i colleghi di Trieste, la notte del 10 marzo 2014, in flagranza di furto aggravato al supermercato Famila di Feltre, nel Bellunese. Scaduti i termini delle misure cautelari, erano già liberi in attesa di giudizio, fino all'ultima ordinanza che li ha riportati in carcere.

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