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Cronaca Fiesso d'Artico / Via G. Rossini

Erano re dell'eroina in Riviera: banda da 9mila dosi a settimana sgominata

I carabinieri hanno scoperto una centrale di produzione dell'eroina a Fiesso. Sei arresti. Tre giorni più tardi hanno preso anche il fornitore, requisendo tre chili di droga purissima

Marijuana e cocaina si erano già viste. Sequestri "eccellenti" di questo tipo di droghe in Riviera del Brenta si erano già registrati. Di eroina pura, però, no. Almeno non con queste quantità. Da anni. Sei i "mattoncini" scoperti (l'eroina era "in sasso"), ognuno da mezzo chilo l'uno. Una piccola miniera d'oro per chi gestiva lo spaccio, contando il fatto che questo rifornimento (che fruttava a settimana sui 350mila euro) bastava per appena dieci giorni.

Lo stupefacente poi sarebbe stato tagliato e diviso in dosi, con un prezzo che variava da 30 a 50 euro al grammo. I carabinieri della stazione di Mira e di Vigonovo, però, dallo scorso dicembre hanno avviato due indagini separate, per poi scoprire che stavano attenzionando gli stessi soggetti. Una volta che le piste investigative sono state unite, lo scenario si è fatto più chiaro. E ha portato all'arresto il 13 febbraio scorso di sei cittadini di origine magrebina, cinque tunisini e un algerino, che in una abitazione di via Rossini a Fiesso d'Artico sono stati trovati in possesso di mezzo chilo di eroina in sasso. Requisito anche un piccolo martello utilizzato per frantumare l'eroina per poi tagliarla.

Una vera "centrale di produzione". Da Fiesso, infatti, poi le dosi venivano smerciate al dettaglio o affidate ad altri spacciatori loro sottoposti che si spingevano dalla Riviera del Brenta alla stazione di Mestre e al Padovano. Gli inquirenti, però, sono riusciti anche a incastrare il livello superiore della catena: tre giorni dopo la serie di arresti, infatti, G.H., 26enne di nazionalità albanese, è stato fermato sempre a Fiesso d'Artico. Nascosti nella sua Seat Ibiza, uno sotto al sedile, uno nel portaoggetti e uno nel portadocumenti, sono stati rinvenuti tre panetti di eroina in sasso.

Nella sua abitazione, in via Guidi a Padova, zona Guizza, i carabinieri hanno trovato un altro chilo e mezzo di eroina diviso sempre in "mattoncini" e sessanta grammi di cocaina. Il nascondiglio in una soffitta, tra due divani letto. Il giovane, muratore, secondo gli inquirenti era il fornitore principale della "centrale operativa" di Fiesso. La notizia dell'arresto dei sei complici, però, non lo aveva raggiunto, finendo nella rete delle forze dell'ordine. I militari, quindi, hanno disarticolato una organizzazione che era in grado di gestire dalle 6mila alle 9mila dosi la settimana. Una "marea" di soldi e, purtroppo, una marea di acquirenti.

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