rotate-mobile
Cronaca Jesolo

Commerciante usuraio ha messo in scacco il commercialista infedele

R.T., imprenditore di Jesolo, arrestato con l'accusa di avere ricevuto 700mila euro dal professionista che non aveva pagato le tasse dei clienti

Un giro di usura che secondo gli inquirenti continuava da almeno il 2006. Per svariati milioni di euro. Colpo di scena nella vicenda riguardante la "pioggia" di cartelle esattoriali recapitate a commercianti ed esercenti di Jesolo, che dall'oggi al domani si sono accorti che lo studio di un commercialista del paese, N.N., non aveva onorato le loro tasse e i loro tributi. Un buco che superebbe il milione di euro e che rischia di mandare in grossa difficoltà chi ora si trova lo Stato che intende battere cassa.

TASSE E IMPOSTE NON PAGATE: "BUCO" MILIONARIO

Ma perché quei soldi non sono finiti all'erario? Con ogni probabilità, ma le indagini sono ancora in corso, almeno in parte sono finiti nelle tasche di R.T., noto imprenditore jesolano, proprietario di cinque negozi d'abbigliamento nella località balneare venezia. Due nella galleria commerciale del centro Laguna Shopping. Il commerciante è stato arrestato mercoledì dagli agenti della guardia di finanza di Jesolo e dal Nucleo di polizia tributaria di Venezia, incastrato da un video che ritrae il commercialista finito nella bufera che verso le 12.30, in un negozio di G.T. di piazza Marconi al Lido, consegna una busta con all'interno duemila euro al titolare dell'esercizio. Era la "rata mensile" pattuita.

Nei mesi passati, però, secondo le fiamme gialle sarebbero stati pagati circa 700mila euro dal malcapitato, che se partiranno denunce in un eventuale processo dovrà comunque rispondere di appropriazione indebita nei confronti dei clienti finiti nel mirino di Equitalia. Un groviglio difficile da dipanare. Tre i soggetti in campo: R.T., finito in manette per usura; N.N., che per pagare gli interessi su un prestito iniziale di 70mila euro ha dirottato i soldi dei propri clienti per onorare il debito; commercianti ed esercenti, che ora si ritrovano con le tasse da pagare. Il "buco" infatti rimane, e quest'ultimi potranno rivalersi alla fine del processo come parti lese sul commercialista.

Secondo i primi accertamenti della Finanza, il giro di usura che ruotava attorno a R.T. sarebbe di circa 4 milioni di euro. La speranza degli inquirenti è che ora che sono scattate le manette anche eventuali altre vittime possano uscire allo scoperto raccontando la propria storia. Il polverone è scoppiato infatti solo quando il commercialista, finito nel mirino per lo scandalo del buco milionario, si è rivolto alla locale tenenza delle fiamme gialle. Con l'acqua alla gola. Per disperazione ha quindi deciso di vuotare il sacco. Ma nell'incubo potrebbero essere finite altre persone che per ora tacciono.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Commerciante usuraio ha messo in scacco il commercialista infedele

VeneziaToday è in caricamento