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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mira

Garage, case e capannone zeppi di marijuana, presi i pusher della Riviera

Due cittadini albanesi di Mira e Vigonovo in manette giovedì sera. Sequestrati oltre 50 chili di droga. In un capannone a Vigonza piantine, lampade e tutto l'occorrente per la produzione

Nel garage e nell'appartamento c'erano chili e chili di droga. Nel capannone, poi, c'erano bizzeffe di piantine e tutto l'occorrente per un "rigogllioso raccolto". E pensare che all'inizio L.N., 36enne albanese residente a Mira con regolare permesso di soggiorno, per evitare i controlli degli agenti della squadra mobile aveva consegnato loro di sua sponte alcune dosi di marijuana. Poche. Gli operatori della sezione Antidroga della questura, però, sapevano che da qualche parte ce ne sarebbero potute essere molte di più e alla fine hanno avuto ragione: al termine delle operazioni tra Mira e Peraga di Vigonza sono stati sequestrati 52 chili di "maria", oltre che diversi contanti e 28 carte d'identità in bianco risultate rubate nel febbraio del 2012 nel Municipio di Quarto d'Altino. Due gli arrestati: oltre a L.N. nei guai è finito anche L.D., 31enne suo connazionale residente a Vigonovo. 

L'intervento è iniziato nella tarda serata di giovedì, quando la squadra mobile ha individuato un'auto sospetta nel territorio mirese: quattro le persone a bordo. A un certo punto uno dei passeggeri scende per salire in fretta su un secondo veicolo con altri compari. Iniziano dei lunghi giri per evitare qualsiasi pedinamento, dopodiché il gruppetto è entrato in un'abitazione della zona, in via Risorgimento. Immediata è scattata la perquisizione, nella disponibilità di L.N.. E' stato in quel momento che il 36enne ha consegnato la marijuana "civetta", per evitare ulteriori accertamenti. Le indagini, però, sono continuate. Il sospettato era stato visto gettare a terra un mazzo di chiavi, che ha portato gli uomini in divisa in un secondo appartamento con garage. Non distante. E' lì che gli accertamenti hanno avuto una svolta: nel box sono stati trovati due sacchi di nylon, un borsone e un contenitore di plastica con all'interno oltre 24 chili di marijuana. Nell'appartamento, poi, sono stati requisiti ulteriori 28 chili del medesimo stupefacente. Oltre a ciò, come detto, la polizia ha recuperato anche 24 carte d'identità in bianco trafugate oramai quasi quattro anni fa.

Durante la perquisizione è finito nei guai anche il secondo arrestato: è capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato in quella abitazione. L.D. è stato trovato in possesso di 5mila euro in due mazzette di contanti, avvolte da cellophane trasparente, e di una copia delle chiavi. Nel mazzo anche una chiave di un capannone situato nella zona industriale di Peraga, frazione di Vigonza. Lì le forze dell'ordine hanno trovato il kit del perfetto coltivatore. Non di fiori, però. Bensì di marijuana. Era nel Padovano dunque che la droga veniva prodotta. Entrambi i cittadini albanesi, che risultano delle "new entry" del settore, sono stati quindi arrestati e portati in carcere. Ora le indagini continuano per capire dove fosse destinata la droga e se ci siano altri complici in libertà.

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