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Cronaca Scorzè

Diciotto chili di marijuana nell'officina, «titolare» in manette

Nei guai un un 39enne che aveva allestito una finta carrozzeria come copertura per lo spaccio

Aveva trasformato quel capannone in una specie di carrozzeria. Almeno, così doveva sembrare. Quella doveva essere una copertura per allontanare i sospetti. Ma era tutt'altro che un'officina: era un luogo di spaccio. I carabinieri hanno arrestato M.N., albanese di 39 anni, ritenuto l'uomo che aveva messo in piedi quell'attività fasulla a Gardigiano di Scorzè, nella zona industriale. 

Il controllo

Quando sono arrivati per un controllo, i militari hanno notato subito che il capannone era in preda al peggiore caos ed abbandono, quanto più lontano dall’idea di un’attività artigianale in corso. Quello che si reputava il titolare,M.N., per giustificare il disordine dell’officina ha dichiarato di non avere nulla da nascondere e che era operativa come si poteva constatare dall’auto posta sopra il ponte-sollevatore. Le sue parole non sono state sufficienti a convincere gli investigatori, che deciso di approfondire con una perquisizione.

La droga e il denaro

E proprio in quell'auto hanno trovato 44 confezioni termosaldate, pari a oltre 18 chili di marijuana, ai quali si aggiungevano 10 grammi di cocaina, nonché quasi 2mila euro in contanti. Gli investigatori stimano il guadagno potenziale dello smercio al dettaglio in quasi 200mila euro, a fronte della beffa che l’uomo risulta aver percepito dall'Inps il sussidio di disoccupazione. A M.N. i carabinieri sono giunti dopo una serie di arresti in flagranza effettuati sul territorio di Mira e che hanno quindi consentito si sviluppare l’attività fino a giungere alla fonte di approvvigionamento.

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