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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Marghera / Piazzale Concordia

Quattro sassi di eroina in casa: pusher in manette

L'uomo, un 45enne marocchino, era domiciliato in un appartamento di Marghera, con facile accesso alla stazione di Mestre. In casa telefoni cellulari, metadone e 2500 euro

In casa nascondeva quasi 2 etti di eroina, suddivisi in 4 sassi. Ieri sera i carabinieri del Norm di Mestre, aiutati dal nucleo cinofilo della polizia locale di Venezia, hanno arrestato in flagranza di reato S.N., cittadino marocchino di 45 anni senza fissa dimora, già ricercato per una condanna definitiva per rapina e porto d'armi.

Gli appostamenti dei militari

Già da alcuni giorni i carabinieri stavano monitorando gli spostamenti di un gruppo di tre persone, una coppia di italiani e uno straniero, nei pressi di un appartamento in zona piazzale Concordia a Marghera. In una posizione strategica, in prossimità della stazione ferroviaria di Mestre. Dopo una serie di servizi mirati, i militari hanno individuato la base del pusher, un appartamento al primo piano. È così che ieri sera è scattato il blitz: dopo aver seguito il cittadino marocchino per tutto il pomeriggio, lo hanno "accompagnato" fino a casa, cinturando poi tutta l'area circostante per bloccare ogni possibile via di fuga.

Due etti di eroina

All'interno dell'appartamento, grazie al fiuto dei cani Lapo e Hadesz, i militari hanno trovato circa 2 etti di eroina nascosti all'interno di un comodino in camera da letto. Hanno quindi sequestrato tutto l'occorrente per il confezionamento delle dosi, dai bilancini digitiali ai rotoli di cellophane, nonché fiale di metadone, cellulari appositamente dedicati all'attività di spaccio e un coltello, oltre a 2500 euro ritenuti provento di un'attività di spaccio fiorente.

I successivi accertamenti dei carabinieri hanno permesso di risalire a tutti gli alias utilizzati dall cittadino straniero per dissimulare i propri precedenti con la giustizia. Era tra le altre cose ricercato per scontare una condanna definitiva per rapina e porto d'armi. L'uomo, dopo le formalità di rito, è stato portato in carcere a Santa Maria Maggiore.

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