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Cronaca

Seminò il terrore tra le prostitute del Terraglio, in manette rapinatore seriale

E.M., 26enne di origine albanese, con l'aiuto di un complice 50enne mestrino, sorprendeva le vittime in un luogo isolato e le minacciava con un coltello. Ora è in carcere

Ha seminato il terrore sul Terraglio per mesi. Ora E.M., 26enne irregolare e senza fissa dimora di origine albanese, è in carcere a Santa Maria Maggiore con l'accusa di aver ripetutamente rapinato, anche con la violenza in alcuni casi, delle prostitute. Il suo modus operandi era sempre molto simile. Collaudato, poco rischioso.

 

Quest'estate un suo complice 50enne, M.S. di Mestre, "abbordava" le vittime avvicinandosi con la macchina, contrattando sul prezzo della prestazione e facendo salire la donna. Tutto normale, all'apparenza. Subito dopo l'uomo guidava fino a un luogo isolato dove, a un certo punto, sbucava E.M., che armato di coltello e con il viso coperto da un passamontagna aggrediva la donna strappandole di dosso borsetta, portafoglio e cellulare. Tutto sotto gli occhi del suo sodale. In un caso, di fronte alla resistenza della vittima di turno, il giovane avrebbe anche picchiato una prostituta.

Le indagini, coordinate dal procuratore della Repubbliva Paola Tonini e condotte dal Comando dei carabinieri di Venezia, hanno consentito di arrivare alla coppia criminale. Il complice 50enne di E.M. è stato denunciato, mentre il 26enne è ora in carcere.

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