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Cronaca Dolo

Trovato in autogrill con la droga: si nasconde in bagno, poi picchia gli agenti. Arrestato

Momenti concitati, nell'area di servizio di Arino di Dolo: i poliziotti hanno trovato lo stupefacente nell'auto di un senegalese, poi hanno cercato il complice

Capisce di essere nei guai e cerca di nascondersi nei bagni della stazione di servizio, ma ormai è in trappola. Finisce male, per un 32enne fermato alla vigilia del weekend di Ferragosto in autostrada, ad Arino di Dolo, e trovato in possesso di droga destinata allo spaccio. L'episodio venerdì sera, mentre le pattuglie della polizia stradale erano impegnate nel controllo delle auto parcheggiate, in particolare verificando la presenza di due veicoli privi di copertura assicurativa.

Uno di questi era condotto da un cittadino senegalese, N.A.A., di 44 anni, che nel prelevare i documenti dal portaoggetti del cruscotto ha lasciato intravedere un pezzetto di quella che sembrava sostanza stupefacente. A quel punto è scattata la perquisizione dell'auto, in seguito alla quale è stata trovata ancora droga divisa in dosi e pronta per lo spaccio. Interrogato, l'uomo ha spiegato di essere sul posto in compagnia di un connazionale, che gli agenti hanno rintracciato all'interno dei bagni della stazione di servizio.

Il complice, 32enne che stava chiaramente cercando di sottrarsi agli accertamenti si polizia, è stato stanato e sottoposto a sua volta a perquisizione. Addosso gli è stata trovata altra droga, per un totale di 100 grammi di hashish, 310 di marijuana e 40 grammi di anfetamine. I due hanno spiegato di essere diretti a Jesolo per trascorrere il weekend.

Ma non era ancora finita: al momento dell'arresto il più giovane dei due, M.S., ha tentato il tutto per tutto e ha cercato di darsi alla fuga, spingendo due agenti e scappando verso la carreggiata. È stato inseguito e ne è nata una colluttazione, durante la quale l'uomo, che lavorava come buttafuori e quindi dotato di una mole non idifferente, si è trascinato due poliziotti dentro il fosso. Ci è voluto l'intervento di una terza pattuglia per ammanettarlo, dopo 20 minuti di scontro fisico. Sabato il 32enne è stato condannato a due anni di arresti domiciliari, mentre il suo connazionale ha l’obbligo della firma per sei mesi.

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