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Cronaca Santa Croce / Fondamenta Santa Chiara

Spacciava eroina davanti alle poste Diciannovenne finisce in manette

Gli agenti lo hanno trovato in possesso di 7 grammi di stupefacente pronto ad essere smerciato. Condannato a 8 mesi e 2mila euro di multa

Si guardavano intorno con circospezione appena fuori dall'ufficio postale della Fondamenta di Santa Chiara. L'atteggiamento sospetto non è sfuggito ad una pattuglia in servizio di vigilanza che, in seguito alle perquisizioni, ha disposto l'arresto di uno dei due soggetti per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

L'EPISODIO - L'episodio risale al primo pomeriggio di venerdì. Intorno alle 14, gli uomini della volante lagunare della questura di Venezia hanno notato due giovani appostati fuori dall'edificio con fare losco. Non appena gli operatori hanno accennato ad avvicinarsi, i ragazzi, uno dopo l'altro, sono entrati negli uffici, cercando di depistare gli agenti: inutilmente. Uno dei due, italiano di 31 anni e residente a Venezia, era già noto alle forze dell'ordine, con diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio ed era stato colpito da avviso orale del questore. L'altro, invece, sprovvisto di documenti e in uno stato di palese agitazione, è stato perquisito e trovato in possesso di droga. Il giovane è stato quindi accompagnato presso gli uffici della Questura di Santa Chiara per essere sottoposto ai rilievi foto dattiloscopici di rito ed è stato identificato.

LE PERQUISIZIONI E L'ARRESTO. Il cittadino, ucraino di 19 anni e residente in Favaro Veneto, è risultato anche un lui una vecchia conoscenza della polizia. Precedenti penali per reati contro il patrimonio e, ancora una volta, in materia di stupefacenti.  Dagli accertamenti, è risultato in possesso di oltre 7 grammi di eroina, già divisa in dosi pronte allo spaccio. Il giovane, colto in flagranza di reato, è stato dunque arrestato per detenzione e spaccio di stupefacenti. Un'ulteriore perquisizione nel suo appartamento ha portato al sequestro di un bilancino di precisione, strumento rivelatore dell'attività illecita. Per lui sono scattati gli arresti domiciliari e, nella mattina di sabato, il processo per direttissima che ha convalidato l'arresto, con condanna a 8 mesi di reclusione nonché al pagamento di una multa di 2mila euro, con concessione della sospensione condizionale della pena.

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