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Cronaca

Latitante internazionale alloggia a Venezia, si trova la polizia in stanza

Arrestato nelle prime ore di sabato un 56enne olandese, ricercato per frode. Operazione scattata dopo la segnalazione dell'albergo

Si era tranquillamente registrato in un albergo di Venezia assieme alla fidanzata, noncurante del mandato di cattura internazionale che gravava su di lui. Ma è andata male a M.P., 56enne cittadino olandese residente nel Regno Unito, fermato nelle prime ore di sabato dagli agenti della polizia veneziana.

Era giunto nel capoluogo lagunare venerdì sera, prendendo alloggio in un hotel del centro storico. Al suo arrivo nella struttura ricettiva è scattata la procedura standard di identificazione degli ospiti, con invio dei documenti alla questura: qui, nel cuore della notte, il sistema informatizzato ha segnalato con apposito "alert" che nei confronti dell’uomo c'era un mandato di cattura emesso dalle autorità del Bahrain per frode, appropriazione indebita ed altri reati in materia finanziaria.

Gli agenti della volante lagunare, inviati all’hotel, hanno così identificato l’uomo, notificandogli il provvedimento che l’Interpol italiana aveva intanto provveduto a reperire. Per lui inevitabilmente è scattato l’arresto: portato al carcere Santa Maria Maggiore, è in attesa della eventuale procedura di estradizione.

Altra operazione venerdì, sempre in centro storico, è stata invece condotta dai carabinieri che, vedendo due donne aggirarsi in modo sospetto sugli imbarcaderi, hanno deciso di procedere ad un controllo. Le due, giovani sorelle, sono risultate in Italia senza fissa dimora: ad accertamenti più accurati si è scoperto che su entrambe pendevano ordini di carcerazione emessi dalle autorità giudiziarie di Venezia e Milano per reati di furto e borseggio. Anche loro sono state accompagnate al carcere della Giudecca.

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