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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Il salasso è servito: la Mestre-Padova da settanta centesimi a quasi tre euro

A partire da gennaio scatteranno gli aumenti tariffari stabiliti dal Cipe. Non si potrà più uscire al casello di Vetrego e rientrare per risparmiare due euro. Stangata per i pendolari

Un salasso. Da 70 centesimi a quasi 3 euro. I pendolari che ogni giorno transitano per l'autostrada Venezia-Padova in entrambi i sensi di marcia tra i conti per arrivare a fine mese dovranno inserire una voce in più: il pedaggio da pagare al casello, che diventerà molto più pesante. L'allarme viene lanciato dalla Filt Cgil del Veneto: sono in vista aumenti fino al 400%. Si pensa ai bilanci, è l'accusa del sindacato, mentre gli utenti vengono relegati in secondo piano.

La Cav, la società di gestione del tratto autostradale Venezia-Padova e del Passante, oltre che la tangenziale di Mestre (dove non sono previsti pedaggi) spiega al Gazzettino che i rincari ci saranno, certo, ma erano già stati previsti dal Cipe. Le altre società avrebbero già adeguato al rialzo le tariffe, mentre per ora la Cav non si era mossa per una convenzione ricognitiva durata tre anni: dal 2009 al 2012.

E in questi tre anni sono stati tanti a risparmiare due euro attraverso il "gioco del tornello": uscire al casello di Vetrego (Mirano-Dolo) per poi rientrare immediatamente in autostrada invertendo il senso di marcia alla rotatoria vicina. La tratta tra Padova e Venezia, infatti, costa 2,90 euro. Quella da Dolo a Padova 70 centesimi, mentre quella da Venezia a Dolo è gratuita. Uscendo e rientrando subito in autostrada si risparmiavano quindi più di due euro a viaggio. Un giochino che da gennaio non si potrà più fare, perché uscire a Vetrego, a Mestre, o a Padova (in entrambi i sensi di marcia) sarà uguale.

Chi entrerà a Quarto d’Altino e uscirà a Dolo, invece, continuerà a non pagare niente. Anzi, è previsto che non dovrà neanche più ritirare il biglietto.

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