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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Spinea

Una badante eredita 300mila euro Sul testamento indaga il Tribunale

Un ex imprenditore ha lasciato i propri beni ad una 70enne di Spinea, ma il fratello dell'anziano non ci sta: "Non era più in grado di intendere"

Un’eredità da trecentomila euro, una garanzia per molti anni a venire. Una storia su cui però ora farà luce il tribunale di Venezia. Una badante di Spinea, italiana di 70 anni, è accusata di aver approfittato dell’incapacità mentale di un ex imprenditore novantenne per farsi nominare unica erede del suo patrimonio. Come riporta Il Gazzettino, la donna il prossimo 27 gennaio sarà in aula per difendersi dall’ipotesi di reato di “Circonvenzione di incapace”.

L’uomo assistito dalla badante è morto nel 2010, dopo averle intestato una lunga lista di beni e titoli. Ma la storia ovviamente non è piaciuta per nulla al fratello dell’anziano, che ha subito deciso di rivolgersi ad un avvocato. Il legale ha prodotto una grande mole di materiale sanitario e psichiatrico da cui risulterebbe che l’uomo non era più in grado di intendere e di volere quando firmò quel lauto testamento.

Ma la vicenda è apertissima, perché il giudice dovrà ascoltare pure la versione dell’altro legale: secondo la badante, infatti, l’anziano aveva pessimi rapporti con il fratello e con i suoi famigliari, per questo decise di non lasciar loro alcun tipo di eredità. La scelta di passare i propri beni alla badante che si era presa cura di lui era dunque un gesto di grande riconoscenza.

Ora la parola spetta al giudice. La donna è stata rinviata a giudizio, probabilmente sarà necessaria una nuova perizia per capire se l’uomo fosse o meno capace di intendere.

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