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Bimbo di quattro anni ingerisce una moneta e rischia di soffocare: "Casi in aumento"

È successo qualche giorno fa. Il bambino ha inghiottito una moneta da 50 centesimi. I genitori si sono accorti della gravità della situazione dai conati. Necessario un intervento

 Ancora una volta un bambino ha corso un grave pericolo per un attimo di disattenzione: è successo alcuni giorni fa, quando un bimbo di quattro anni ha ingerito una moneta da 50 centesimi. I genitori si sono resi subito conto della gravità della situazione, allarmati dai conati di vomito del piccolo e difficoltà respiratorie, e sono ricorsi alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Mestre.

Ricevuto il piccolo paziente, la Pediatria ha richiesto immediatamente una radiografia del torace: l’esame ha consentito di accertare l’ingestione della moneta e di localizzarla bloccata a livello esofageo cervicale, tra la via digestiva e quella respiratoria, con conseguente rischio di soffocamento. Spostandosi, la moneta avrebbe potuto infatti ostruire la laringe.

Le dimensioni della moneta e la sua posizione hanno richiesto giocoforza l'intervento in anestesia generale, con strumenti rigidi. Dopo l'intubazione da parte dell'anestesista, gli specialisti dell’ORL dell’Angelo, la dottoressa Federica Zanetti e dottor Bruno Zennaro, hanno proceduto alla rimozione per via endoscopica. L’intervento ha avuto un ottimo esito. All’indomani il piccolo paziente, accudito in Pediatria, è stato dimesso.

"Stiamo raccontando un'altra storia a lieto fine - commenta il primario Roberto Spinato - ma ci inquieta la frequenza con cui si ripetono questi episodi, su cui registriamo all’ospedale dell’Angelo un trend in aumento negli ultimi anni". Gli specialisti sottolineano quindi la necessità di prestare molta attenzione: specie nei primi cinque ani di vita, con un picco attorno ai tre anni d'età, è forte il rischio che il bambino ingerisca un corpo estraneo: "Quando l'oggetto ingerito è di piccole dimensioni e non acuminato - spiega il primario - può attraversare il tratto digerente e venire naturalmente espulso dal corpo: succede 8/9 volte su 10. Ma talvolta l'oggetto può rimanere incastrato nelle vie aerodigestive, con il rischio ostruirle e di causare lesioni, o può dislocarsi nelle vie respiratorie, e occupare, con conseguente soffocamento".

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