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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Spinea / Via Capitanio

"Faticava a camminare, ma voleva giocare". Spinea piange Davide

Dolore e sgomento in città per la morte del piccolo Davide Giacometti, malato dalla nascita e trascinato dal nonno nel fiume a Lendinara

“Un bambino vispo, sorridente, di grande compagnia. Faceva fatica a camminare, ma voleva sempre giocare”. E’ un ritratto commovente quello che i vicini di casa fanno di Davide Giacometti, il bimbo di cinque anni morto domenica pomeriggio nella tragedia di Lendinara. In via Omerighi a Spinea, dove Davide viveva con i genitori e con una sorellina poco più grande, nessuno ci voleva credere e ora tutti provano a farsi forza affrontando il dolore. Davide è stato trovato senza vita a Lendinara, in provincia di Rovigo, dove il nonno paterno di 73 anni si è gettato nella acque dell’Adigetto portando con sé in braccio anche il nipotino. Un nipotino adorabile, ma con una grave malattia genetica che gli rendeva difficile muoversi. Come riportano i quotidiani locali, ieri la famiglia si è barricata in casa ricevendo l’abbraccio degli amici più stretti.

“Davide ha iniziato tardi a camminare, ma aveva fatto passi importanti. L’abbiamo visto crescere, era emozionante vedere come il papà Matteo e la mamma Angela si prendevano cura di lui” racconta una donna che vive a pochi metri dalla famiglia Giacometti. Un altro vicino di casa lo ricorda con le lacrime agli occhi: “Giocava in strada e nei cortili con gli altri bambini, era vispo e vivace. Non si capisce cosa può passare nella testa di un nonno in un momento del genere”.

A Spinea la famiglia, che frequentava la parrocchia San Vito e Modesto, si è fatta conoscere anche e soprattutto per il proprio impegno nel Sociale. Erano davvero tante le iniziative legate al volontariato, e in particolare alla ricerca su quella malattia, a cui i coniugi Giacometti avevano preso parte. Il piccolo Davide era stato da poco inserito nell’associazione “Sorriso Sport Disabili” di Mira e proprio a Mira domenica 5 ottobre aveva partecipato sulla pista di atletica al “Trofeo Sorriso”. Sette giorni prima rideva e giocava, sette giorni dopo ha perso la vita. “Una tragedia che provoca dolore e sgomento – commenta il sindaco di Spinea Silvano Checchin -. Ora l’unica cosa importante è far sentire la nostra vicinanza alla famiglia”.

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