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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Venezia prima in Italia con la banda larga targata Enel: "Cambia davvero il mondo"

Giovedì mattina presentazione a Roma del progetto. Il premier Renzi: "Obiettivo in quattro anni metà degli abbonamenti a 100 mega bps". Il sindaco Brugnaro: "Guardiamo al futuro"

Venezia una delle cinque città in cui partirà la sperimentazione della banda larga. Un progetto che Enel, grazie a un'asse stretto con il Governo, dovrebbe portare a termine in 224 città italiane. L'annuncio è arrivato giovedì mattina durante una conferenza stampa congiunta del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e dell'amministratore delegato e direttore generale di Enel, Francesco Starace. Come detto, la sperimentazione partità in cinque città, compreso il capoluogo lagunare. Per questo motivo all'annuncio erano presenti i sindaci di Perugia, Cagliari, Catania, Bari e, naturalmente, anche il titolare di Ca' Farsetti, Luigi Brugnaro:  "I cittadini veneziani saranno i primi in Italia - ha commentato -  Venezia guarda al futuro".

"Il tema è banda larga ovunque - ha dichiarato il premier Matteo Renzi - L'Italia ha come obiettivo da qui al 2020 di coprire il 100% a 30 mega bps mentre l'obiettivo è arrivare al 50% di abbonamenti che arrivino a 100 mega bps". Numeri che per il nostro Paese per ora nella maggior parte dei casi sono fantascienza (ma la normalità nel resto d'Europa. "Ci dicono che è un rischio fare le opere - ha continuato il premier - L'unico rischio che ha l'Italia è non sbloccare le opere pubbliche e private. Questo vale per le note questioni di cui i giornali discutono nelle ultime ore, per Bagnoli e per le grandi opere strategiche".

A livello nazionale le polemiche non sono mancate, perché questo progetto taglia fuori i colossi della telefonia. "Enel ha tecnologia all'avanguardia - ha sottolineato Renzi - anche per tutto ciò che serve per la banda larga". Polemiche a parte, ciò che più conta soprattutto per il settore produttivo lagunare (alle prese con chiusure e disoccupazione sopratutto a Porto Marghera) è che a breve potrebbero esserci connessioni molto competitive per le aziende. Diventando più appetibili per investimenti e logistica. "Partiamo con 224 città - ha spiegato l'ad di Enel Starace - Non è un numero cabalistico, ma l'elenco delle città dove è presente la nostra rete elettrica. Siamo comunque aperti a qualunque collaborazione con gli operatori telefonici e sarebbe strano se Telecom non ci fosse". 

Il progetto prevede un intervento congiunto di Enel, Vodafone e Wind. Enel open fiber comincerà a portare i cavi della banda ultralarga in tutte le case nell’ambito del piano di cablaggio che, nel corso degli anni, dovrebbe portare la banda ultralarga attraverso i nuovi contatori di Enel in oltre 200 città. Enel gestirà l’operazione realizzando l’infrastruttura, che sarà poi a disposizione degli operatori di telefonia interessati (in questo senso l'ad Storace ha spiegato come i costi di realizzazione saranno poi coperti dagli oneri che le compagnie dovranno pagare).

Si tratta di un accordo pubblico-privato che consentirà di avere la fibra ottica anche nelle aree a fallimento di mercato (dove quindi non sarebbe economico investire per i privati) e che porterà quindi ad avere una infrastruttura di rete pubblica estesa su tutto il territorio nazionale. Questo almeno secondo le previsioni del Governo. Banda ultralarga significa concretamente poter contare su una velocità di connessione in rete molto più elevata, con la possibilità di garantire ai cittadini i servizi connessi alla pubblica amministrazione e un'ampia gamma di possibilità per le imprese. 

“Siamo molto felici della scelta di Venezia come città pilota del piano nazionale, finalmente anche il privato ci aiuta a rendere la nostra città ancora più digitale - dichiara Alessandra Poggiani, direttore della in house Venis spa che ha realizzato la rete cittadina VeniceConnected - Il potenziamento della rete cittadina è una opportunità importante per far partire un nuovo modello di sviluppo. Per me è una doppia soddisfazione, sia perché ho collaborato personalmente alla stesura del piano banda ultralarga durante la mia esperienza come direttore dell'Agenzia per l'Italia digitale, sia perché adesso vedo partire il piano proprio nella città in cui sono attualmente impegnata nella diffusione dell'innovazione digitale".

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