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Cronaca

Il bando casa del Gruppo25Aprile raddoppia: 6mila euro per aiutare la residenzialità

Ecco i requisiti per partecipare alla selezione del comitato. A ogni domanda viene attribuito un punteggio che determina la posizione in graduatoria

Anno nuovo, nuovo bando casa per il Gruppo25Aprile: il comitato veneziano ha superato i 6 mila euro quest'anno, ampliando il successo della stessa iniziativa del 2018, che ha permesso di assegnare 3 mila euro a una famiglia per insediarsi a Venezia. L'impegno per la residenzialità nella città lagunare ha continuato a raccogliere adepti. Così il calendario messo in vendita per la raccolta fondi, ha fatto totalizzare un gettito lordo di oltre 6 mila euro, che al netto delle spese di stampa sono 5 mila, e verranno erogati secondo questa ripartizione: 3.000 al primo classificato, 2.000 al secondo.

La formazione della graduatoria

Ad ogni domanda ricevuta viene attribuito un punteggio la cui somma algebrica determina la posizione in graduatoria, formata in base ai seguenti criteri: situazione di sfratto per finita locazione nella Venezia insulare: 50 punti. Presenza nel nucleo familiare di soggetti fiscalmente a carico del richiedente con invalidità riconosciuta al 100%: 40 punti. Nucleo famigliare monoreddito: 30 punti. Esercitare attività artigianale (lavoro autonomo) nella Venezia insulare: 30 punti. Nuovo contratto di locazione ai sensi dell’articolo 1, stipulato o da stipulare nel corso dell’anno solare in corso: 30 punti. Mutuo prima casa da contrarre nell’anno solare in corso: 30 punti. Essere pendolari da o per la Venezia insulare, in ragione della professione esercitata: 20 punti. Lavoratori dipendenti o pensionati con reddito netto annuale inferiore a 20.000 euro: 20 punti. Avere figli iscritti negli istituti scolastici di ogni ordine e grado della Venezia insulare: 10 punti. Essere nati nel Comune di Venezia: 10 punti.

La vincitrice dell'edizione 2018

I fondi lo scorso anno sono andati, a seguito della formazione della graduatoria, a una signora assegnataria di un alloggio pubblico ai Frari, e a suo figlio. «Quei soldi, 3 mila euro - ha spiegato - mi sono serviti per pagare la cauzione del nuovo appartamento, per il trasferimento e per le utenze. Affrontare un trasloco non è semplice - ha detto - quando non ci sono molte disponibilità economiche. Quelle risorse sono arrivate proprio nel momento in cui dovevo girarle per pagare le spese ed è stato come una manna dal cielo, altrimenti avrei dovuto chiederli oppure affrontare un prestito con ulteriori debiti e quindi incombenze e problemi in più. Penso che un'iniziativa del genere sia veramente utile».

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