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Cronaca Marghera / Via Antonio Pacinotti

Quale futuro per il Vega? In vendita Pegaso, torre e gli altri "gioielli". Servono 15 milioni

Nel nuovo bando di gara si punterebbe all'alienazione in blocco. Intanto Ca' Foscari investe e si allarga in Porta dell'Innovazione: "Scaduto l'accordo ridiscuteremo i termini col Comune"

Venerdì si è tagliato il nastro di un centro di ricerca a livello internazionale, ogni giorno è un incubo trovare parcheggio (per il numero di gente che ci lavora) e negli ultimi anni nuove realtà hanno iniziato a mettere radici, ma non basta. Il parco scientifico tecnologico (o meglio Vega Scarl) deve vendere alcuni "gioielli" per riuscire a racimolare i 15 milioni di euro necessari per evitare il fallimento e per questo motivo è stato pubblicato nelle settimane scorse un bando, il terzo, in cui si metterebbero in vendita in blocco il palazzo Pegaso, la torre Hammond e i terreni Vega 2, proprio mentre venerdì alla Porta dell'Innovazione (inserito nell'elenco dei beni alinabili del Comune) è stato inaugurato Cmcc@Ca'Foscari, un centro di ricerca all'avanguardia per gli studi sui cambiamenti climatici.

L'amministratore unico di Vega Scarl, Roberto Ferrara

Debito di 15 milioni di euro 

"Ci sono edifici comunali in concessione al Vega - spiega il presidente di Vega Scarl, Roberto Ferrara - e ci sono edifici nostri. Cercheremo di rientrare dei 15 milioni di euro di debito tramite delle alienazioni immobiliari". I punti interrogativi riguardano anche la presenza di Ca' Foscari in Porta dell'Innovazione: "Pur essendo inserito nei beni potenzialmente vendibili da parte del Comune in questo momento è in concessione, quindi non fa parte dei beni che andranno a bando - continua Ferrara - L'università qui ha un ruolo fondamentale, è in concessione per 7 o 8 anni ed è rinnovabile. Poi il Comune deciderà se continuare o meno, ma se dentro c'è già un'attività importante ne terrà conto". 

Il rettore di Ca' Foscari, Michele Bugliesi

"Il Vega sconta grossi problemi"

La prossima settimana sarebbero previsti degli incontri importanti sul fronte futuro del Vega: "Questa è un'area dalle enormi potenzialità - sottolinea Ferrara - a settembre partiranno i cantieri per il potenziamento infrastrutturale e molti problemi nel giro di un paio d'anni saranno risolti". La lista dei problemi per il parco scientifico è infatti lunga: "Ci sarà una rotonda che permetterà l'accesso diretto al Vega e anche al campus di Ca' Foscari di via Torino - sottolinea Ferrara - ora invece chi arriva da Venezia deve fare il giro dell'oca. Se tu porti investitore ora è come se lo mandi a vedere una casa con un ingresso decadente. Il Pegaso, poi, è pieno di androni e di scale. Il 50% degli spazi allo stato non sono utilizzabili". Con una consapevolezza: "Il Vega non lo si rilancia se non si rilancia anche Marghera - continua Ferrara - qui affittiamo spazi e tecnologie a 200 aziende, e sono in aumento". Resta il fatto che mancano all'appello 15 milioni di euro e lo spettro fallimento continua ad aleggiare: "E' una situazione che abbiamo ereditato - conclude Ferrara - ma questa area, grazie anche ai nuovi cantieri, avrà grande appetibilità". 

Bugliesi: "Al termine discuteremo col Comune"

Il rettore Michele Bugliesi non si mostra preoccupato di non avere futuro "a tempo indeterminato" in Porta dell'Innovazione: "Al termine dell'accordo ridiscuteremo con il Comune i termimini - commenta - di certo noi sul Vega puntiamo e stiamo investendo. E' un asset strategico per noi e per la città". 

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