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Cronaca San Donà di Piave

"Associazione a delinquere", si avvicina il processo per Bonet

All'ex tesoriere della Lega Nord Belsito e all'imprenditore sandonatese notificato l'avviso di chiusura indagini, preludio del rinvio a giudizio

La Procura di Milano ha chiuso le indagini con al centro Siram, società del settore dell'energia e della tutela ambientale, nate da una tranche dell'inchiesta sui fondi della Lega Nord che ha travolto, tra gli altri, l'ex segretario nazionale del partito Umberto Bossi, a carico dell'ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito e dell'ex deputato della Lega ed ex presidente del Consiglio regionale del Veneto Enrico Cavaliere. L'avviso notificato dalla guardia di finanza riguarda anche, tra gli altri, l'imprenditore Stefano Bonet (del Veneziano) e il procacciatore d'affari Romolo Girardelli.

Il filone d'indagine, coordinato dai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini e condotto dal Nucleo di polizia tributaria delle fiamme gialle, aveva portato in carcere nell'aprile del 2013 Belsito, Bonet e Girardelli, mentre Stefano Lombardelli, ex manager di Fincantieri e anche lui destinatario dell'ordinanza, risulta ancora latitante. Tra i reati contestati nell'avviso di chiusura, che prelude alla richiesta di processo, figurerebbero l'associazione per delinquere, la truffa e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti. Belsito, stando all'ordinanza d'arresto emessa dal gip Gianfranco Criscione nel 2013, avrebbe sfruttato le "molteplici e rilevanti 'entrature' politiche, imprenditoriali e bancarie vantate" per "facilitare il conferimento alle società del gruppo di Bonet", titolare, tra l'altro, di Po.La.Re, "di ingenti commesse di ricerca e sviluppo (...) pressoché totalmente fittizie" da parte di Siram.

Sempre il gip aveva parlato di un "comitato d'affari", o come si auto-definiva nelle intercettazioni una "squadra", che era "in grado di influenzare le decisioni di istituzioni e grandi imprese pubbliche e private", tra cui Fincantieri, e sempre alla ricerca di "business" e "protezioni politiche". Nell'inchiesta, appena chiusa, è indagato anche l'uomo d'affari Paolo Scala, che era in stretti rapporti con Belsito. La Gdf di Milano, tra l'altro, nel novembre 2013 aveva effettuato una serie di perquisizioni a carico di società e di persone, tra cui l'ex deputato del Carroccio Cavaliere, per un presunto versamento di denaro che avrebbe ricevuto, assieme a un ex manager, dalla Siram.

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